Porte del morto

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    • Porte del morto 20/03/2023
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Le “porte del morto”  sono delle aperture senza cardini (quindi non destinate ad accogliere una porta) che rimaneva sempre murata e veniva aperta, e poi richiusa, per far uscire le persone decedute in casa, evitando di farle passare per la porta vera e propria.

Probabilmente risale alla cultura etrusca: nelle loro tombe c’è una porta disegnata vicino a quella vera: lì può passare solo l’anima del morto e non i corpi dei vivi, evidentemente. E’ una usanza che si interrompe intorno al XV secolo.

Il motivo potrebbe essere nella credenza che, se la salma fosse uscita dalla porta principale, il suo spirito sarebbe rimasto (o rientrato) nella casa, infestandola.

Inoltre dietro la porta del morto, abbattuta per la occasione, veniva esposta la salma, su un piano inclinato, così che tutti potessero constatare il decesso. E ciò a i fini di certezza anagrafica e, soprattutto, della apertura della successione.

Altro uso che in alcune epoche se ne è fatto, quello di aprirla per farci passare i figli diseredati, per un rito che comunicava il distacco definitivo dalla famiglia (come a dire “per noi sei morto!”).

 

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