San Gregorio Maggiore

  • San Gregorio Maggiore

    • San Gregorio Maggiore 07/01/2023
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La chiesa romanica fu costruita tra l’XI ed il XII secolo, e consacrata nel 1146. Nell’area sorgeva una antica area cimiteriale: all’epoca la zona era “fuori città”. Il cimitero, secondo la leggenda, iniziò ad essere usato nel IV secolo, quando una vedova di nome Abbondanza diede sepoltura a San Gregorio e ad altri martiri, uccisi, probabilmente, nel vicino anfiteatro nell’anno 304, su ordine del tiranno Flacco, agli ordini di Diocleziano e Massimiano. Gregorio era molto famoso perchè, oltre a convertire moltissimi pagani, guariva dalle malattie, in particolare dalla cecità. Fu, sempre secondo la leggenda, ucciso dopo una serie di interrogatori e torture. Gregorio, in carcere, riceveva spesso apparizioni di un angelo che lo confortava. Vengono tramandati anche altri eventi soprannaturali: bestie feroci che non assalivano Gregorio nell’anfiteatro e soprattutto un terremoto che scosse la città il giorno della morte del martire ed il decesso di Flacco, sempre nello stesso giorno.

Una vedova, poi divenuta Santa Abbondanza, comprò il cadavere di Gregorio per dargli sepoltura, nel vicino cimitero, appunto. Ma ponendo una costola del Santo in San Gregorio minore. Ora i resti mortali di San Gregorio si trovano nel Duomo di Colonia.

Sulla facciata, preceduta da un portico (nartece) a tre arcate del XVI secolo e da una scalinata discendente, spiccano una elegante trifora e tre nicchie ogivali.

Sulla destra v’è il campanile, che nella parte superiore presenta una evidente novità morfologica, risalente al XV secolo, mentre la base è coeva alla chiesa stessa.

Sulla sinistra v’è la trecentesca Cappella degli Innocenti, contenente un fonte battesimale cinquecentesco, ora adibita a battistero.

All’interno le tre navate, separate da colonne ed archi a tutto sesto,  si concludono con un presbiterio triabsidato e sopraelevato. Dalle scale laterali a questo si scende alla cripta, divisa in cinque navate ed anch’essa con tre absidi.

Le pareti sono decorate da interessanti affreschi, prevalentemente quattrocenteschi, alcuni dei quali recentemente restaurati. Tra questi la bella tela di Sebastiano Conca e, nella navatella destra del presbiterio, il grande affresco “la Madonna col Bambino ed Eva”.

I dipinti più antichi risalgono al  XII secolo : “storie della Passione di Cristo”,  “Diaconi e presbiteri entro clipei”,” San Gregorio”,  “figure di santi”.

Ha un portico in funzione di nartece (vedere apposita pagina).

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