Importantissime persone hanno visitato Spoleto, nel tempo. Tentiamo una sintetica sinossi di questi eventi.
Imperatore Corrado II di Franconia – aprile 1027
Corrado il Salico tornava da Roma, dove , il 26 marzo del 1027, era stato per la incoronazione di Imperatore del Sacro Romano Impero, officiata da Papa Giovanni XIX.
Volle passare a Spoleto per visitare la Chiesa dei Santi Apostoli, oggi inglobata in una casa al limitare di piazza d’Armi.
Papa Innocenzo II – 1198
Gregorio Papareschi (Roma, data ignota – Roma, 24 settembre 1143) Papa dal 1130.
Sembra abbia pernottato nel Palazzo delle Conce (oggi Hotel San Luca) dove avrebbe fatto sgorgare acqua dal suolo, e quindi vi fu costruita la “fontana Papale” (vedi scheda “fonte pescaia”)
Cristina di Svezia – 1655
Fu regina di Svezia dalla età di sei anni fino alla età di 28, quando, nel 1654, si convertì dal protestantesimo al cattolicesimo e, di conseguenza, abdicò in favore del cugino Carlo Gustavo e lasciò la Svezia per trasferirsi a Roma (a Palazzo Farnese) con una corte di 250 cavalieri. L’anno successivo fece visita a Spoleto. Per lei fu adornata e sopraelevata Porta Fuga.
Papa Clemente XI – 1684
Giovanni Francesco Albani, Urbino, 23 luglio 1649 – Roma, 19 marzo 1721, Papa 1700.
Soggiornò a Palazzo Campello.
Carlo di Borbone (il futuro Carlo III Re di Spagna) – 1734
Soggiornò a Palazzo Collicola
Papa Pio VI – 1782
(Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Angelo Braschi, Cesena, 25 dicembre 1717 – Valence-sur-Rhône, 29 agosto 1799. Papa dal 15 febbraio 1775.
Soggiornò a Spoleto, palazzo Collicola, nel 1782, in occasione di un viaggio a Vienna, sia all’andata che al ritorno. Secondo altri soggiornò anche o solo a Villa Loccatelli (Villa Redenta), essendo il Cardinale Francesco Maria e suo fratello Fabrizio, anche egli presule, originari, come lui, di Cesena.
Papa Pio VII – 30 giugno 1800 e 13 maggio 1805
Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti, Cesena 1742 – Roma 1823, Papa dal 14 marzo 1800.
Vedasi la pagina “Qui ha vissuto Pio VII” in “per strada” “affreschi”.
Venne a Spoleto da Venezia, dove era stato eletto, dopo in viaggio per mare fino a Pesaro. Soggiornò nel Palazzo Vescovile. Visitò Villa Loccatelli ed il Monastero della Stella, ove erano due sue pronipoti. Lasciò una corona d’oro sulla SS Icone e fu tenuto uno spettacolo di fuochi di artificio in suo onore.
Papa Pio VII – di nuovo – 13 maggio 1805
Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti, Cesena 1742 – Roma 1823, Papa dal 14 marzo 1800.
Di ritorno da Parigi, ove aveva incoronato Napoleone Bonaparte, si fermò a Villa Martorelli (ora Villa Redenta), ospite di Fabrizio Loccatelli, nobile cesenate proprietario della villa e fratello del Vescovo Francesco Maria.
Il Papa visitò di nuovo il Monastero della Stella, e, personalmente, nella cappella del Palazzo Vescovile, traslò la reliquia di San Ponziano (la testa) in un uova urna di argento.
Passò ancora per Spoleto nel maggio del 1814, dopo gli anni di prigionia in Francia, ma non vi dormì.
Carlo Emanuele IV (futuro Re di Sardegna, dal 1831 al 1849) – 1810
Soggiornò a Palazzo Collicola. E’ il sovrano che concesse il famoso “Statuto Albertino”, nel 1848, la prima “Costituzione” italiana.
Francesco I Imperatore d’Austria – 1820
Poco si sa di questa visita di Francesco Giuseppe d’Asburgo Lorena (1768 – 1835). Essa coincise con il ritrovamento del Ponte Sanguinario, cosicché gli scavi furono accelerati per poterlo mostrare all’Imperatore.
Giacomo Leopardi – 20/11/22 e 4/9/30 (o forse 5 settembre 1833)
Per due volte Leopardi si fermò a Spoleto, nell’allora Hotel Posta (poi Italia).
Nel primo viaggio Leopardi stava andando da Spoleto a Roma con lo zio materno, Girolamo Antici.
Nel secondo tornava da Firenze, febbricitante, tanto che per riprendersi si fermò nella nostra città per due notti.
Principe Napoleone Luigi Bonaparte (futuro Napoleone III) – 1831
Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, regnante come Napoleone III (Parigi, 20 aprile 1808 – Chislehurst, 9 gennaio 1873), nipote, per parte di zio, di Napoleone Bonaparte. Presidente della Repubblica francese dal 1848 al 1852 e imperatore dei francesi dal 1852 al 1870. Dimorò a Palazzo Campello.
Papa Gregorio XVI – 2, 3 e 4 settembre 1841
(Bartolomeo Alberto Cappellari, Belluno, 18 settembre 1765 – Roma, 1 giugno 1846, Papa dal 2 febbraio 1831.
Si fermò a Spoleto come tappa del suo pellegrinaggio alla Madonna di Loreto. Fu ricevuto dal Gonfaloniere Giovanni Parenzi e dimorò nel Palazzo della Delegazione Apostolica (Palazzo Ancaiani).
Per la sua venuta di affrettarono i lavori di completamento del “terzo tronco” della traversa nazionale interna (da Piazza Collicola a Via Tobagi) e furono istituite e sorteggiate sei doti per “ragazze oneste e povere”.
Benedì la folla dal balcone del Palazzo Ancaiani e dal terrazzo del Duomo. In suo onore fu tenuto uno spettacolo di fuochi di artificio, suonò la Banda Musicale e furono illuminate tutte le frazioni del circondario.
Il giorno 3 visitò i Monasteri della Stella e del Palazzo e concesse “il bacio del sacro piede” nella sala del Trono.
Visitò la fabbrica di panni Lana del Conte Pianciani.
Prìncipi Umberto e Amedeo di Savoia -29 e 30 settembre 1861
Prevista per il 28 la visita si svolse il 29, per il prolungarsi della permanenza ad Ancona, comunicata con telegrafo, impiantato proprio in quell’anno, a Spoleto.
La carrozza dei Prìncipi attraversò Borgo San Gregorio (Corso Garibaldi, oggi), Via dei Gesuiti e poi la Traversa Nazionale interna, orami quasi conclusa, mancando solo il tratto del “ponte Ferrari” da (denominazione attuale) via Egio a piazza Carducci. Le strade furono bonificate, alcune facciate imbiancate, e le case esposero drappi e 308 bandiere. Furono innalzati quattro palchi per la bande musicali: alla fine di Borgo San Gregorio, uno a San Domenico e due a Piazza Vittorio Emanuele (Piazza della Libertà).
Dimorarono nel “Palazzo della Intendenza” (Palazzo Ancajani), che però era sfornito di arredi e lampadari, che furono portati dai vari palazzi Nobiliari della città.
Il 30 le altezze reali andarono a Terni, ma tornarono a dormire a Spoleto. Poi si diressero a Perugia.
Giosuè Carducci – Tre visite tra il 1876 ed il 1877
Il poeta soggiornò a Spoleto per tre volte, in questi due anni, inviato come ispettore ministeriale, una prima volta, e poi come commissario di esami a Perugia, al Liceo Mariotti. Nella prima visita chiese di visitare le Fonti del Clitunno, che lo ispirarono a scrivere l’ode “Alle Fonti del Clitunno” (tra il 2 luglio e il 21 ottobre 1876).
Re Umberto I di Savoia – 4 settembre 1892
Umberto, che era stato a Spoleto nel 1861, divenne il secondo Re d’Italia nel 1878. Nel 1892, trovandosi a Foligno per assistere alle Grandi Manovre Militari, fu invitato a Spoleto per inaugurare il monumento a suo padre, Vittorio Emanuele II (opera di Urbano Lucchesi), nella piazza a lui intitolata (ora Piazza della Libertà). Accettò l’invito dietro promessa che “la Città non farà la benchè minima spesa sotto nessun pretesto per l’arrivo ed il ricevimento del Re”. Il sindaco Salvatore Fratellini ebbe l’onore di salutare i Ministri Pelloux e Bonacci, i Generali Cosenza e Pallavicini, ed Amedeo I di Spagna. Dopo la cerimonia si svolse un ricevimento in Comune.
Sandro Pertini, Presidente della Repubblica – 27 settembre 1982
A 86 anni Pertini venne a Spoleto per inaugurare il congresso “Il Ducato di Spoleto”, che si tenne al Teatro Nuovo in occasione del la nona settimana di studi sull’alto medioevo e del trentennale del CISAM.
Fu accolto dal Sindaco Leopoldo Corinti, dal Ministro Vincenzo Scotti, dal Sindaco di Milano Tognoli e dal Presidente della Regione Umbria, Marri. Dal Vescovo Ottorino Pietro Alberti dal senatore Giorgio Spitella e dal Senatore Giancarlo De Carolis. Dopo la inaugurazione raggiunse Palazzo Ancajani, sede del CISAM. Pertini era già stato a Spoleto per un comizio del PSI.
Oscar Luigi Scalfaro, Presidente della Repubblica – 17 aprile 1993
Ancora la settimana di studi sull’alto medioevo fu occasione di una visita di un Presidente della Repubblica.
Inaugurò, all’Hotel dei Duchi, la “settimana” poi si recò a piedi al Ristorante Sabatini per il pranzo. Quindi la visita alla sede del CISAM, a Palazzo Ancajani, e poi al Caio Melisso per gli incontri istituzionali col Sindaco Giancarlo Tulipani, il vescovo Antonio Ambrosanio, i parlamentari Giovanni Paciullo e Learco Saporito, con una imprevista deviazione per visitare il Duomo.