• Nosocomio

  • 06/02/2023

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Questa lapide è affissa sulla parte posteriore dell’ex monastero ed ex ospedale di San Matteo, a sinistra della facciata della piccola chiesetta. Racconta la storia della istituzione stessa dell’ospedale, anzi, come scritto, del nosocomio (dal greco “nosos”, malattia e “komeo”, curo).

“Il NOSOCOMIO
che Ludovico Montioni aveva indicato per testamento come destinato a rifocillare e ricoverare i poveri, reso oggetto di un piccolo dono in denaro che suo nipote Francesco Montioni avrebbe aumentato e moltiplicato, Francesco Collicola, erede dalla parte del suo asse, dopo aver chiesto di versare una quota annuale derivante dai proventi dei possedimenti terrieri di quei luoghi montani, messa insieme, alla fine, una somma adeguata, lo fece erigere ed aprire con la approvazione del Sommo Pontefice Clemente XIII (Papa dal 1758 al 1769 n.d.r.) e di Vincenzo Acqua, Vescovo di Spoleto, (dal 1759 al 1772 n.d.r.) nell’anno 1763, essendo stata affidata l’opera pia alla commenda dei Santi Ludovico e Francesco.”