Terme di Torasio

  • Terme di Torasio

    • Terme di Torasio 10/01/2023
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E’ noto che a Spoleto in epoca romana vi erano le Terme, cioè quei luoghi con vasche di acqua calda, naturale o riscaldata, che i Romani (benestanti) adoravano ed usavano molto. Come luogo di igiene, riposo, svago, incontro e come palestra ginnica, in alcuni ambienti.

Infatti la via che prosegue Via Giustolo ed arriva ai Giardini dell’Ippocastano si chiama “Via delle Terme”.

Forse ve ne erano vicino al Teatro Romano, più antiche e pubbliche. Poi dopo la costruzione del teatro dovrebbero essere state costruite le altre, private, di proprietà di tale Caio Torasio Severo.

Queste ultime mostrano dei resti, normalmente non visibili, sotto il parcheggio del Tribunale. Ma si suppone che fossero molto vaste, arrivando ad occupare le odierne aree di Palazzo Pianciani, ove pure vi sono dei ritrovamenti, e del Teatro Menotti.

Accedendovi si vedono i resti del forno che scaldava l’acqua e delle basi delle colonnine che sostenevano le vasche. Ma tutta l’area corrispondente al posteggio mostra vestigia.

Sono del II secolo dopo Cristo, con restauri nel IV (da Costanzo II) e nel VI secolo (da Teodorico).

Furono rinvenute durante la costruzioni della chiesa di S. Filippo Neri e poi di quella del parcheggio..

Description

E' noto che a Spoleto in epoca romana vi erano le Terme, cioè quei luoghi con vasche di acqua calda, naturale o riscaldata, che i Romani (benestanti) adoravano ed usavano molto. Come luogo di igiene, riposo, svago, incontro e come palestra ginnica, in alcuni ambienti.

Infatti la via che prosegue Via Giustolo ed arriva ai Giardini dell'Ippocastano si chiama "Via delle Terme".

Forse ve ne erano vicino al Teatro Romano, più antiche e pubbliche. Poi dopo la costruzione del teatro dovrebbero essere state costruite le altre, private, di proprietà di tale Caio Torasio Severo.

Queste ultime mostrano dei resti, normalmente non visibili, sotto il parcheggio del Tribunale. Ma si suppone che fossero molto vaste, arrivando ad occupare le odierne aree di Palazzo Pianciani, ove pure vi sono dei ritrovamenti, e del Teatro Menotti.

Accedendovi si vedono i resti del forno che scaldava l'acqua e delle basi delle colonnine che sostenevano le vasche. Ma tutta l'area corrispondente al posteggio mostra vestigia.

Sono del II secolo dopo Cristo, con restauri nel IV (da Costanzo II) e nel VI secolo (da Teodorico).

Furono rinvenute durante la costruzioni della chiesa di S. Filippo Neri e poi di quella del parcheggio..

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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