Non è possibile, qui, raccontare la storia del Festival dei Due Mondi, oggi “Festival di Spoleto”, la quale viene riscostruita con un volume per ciascun anno, tanti sono gli eventi, i personaggi, gli spettacoli che dal quel 1958 ne compongono il mosaico.
Vogliamo ricordare la magia delle settimane di maggio e giugno, delle prove, e poi di fine giugno e inizio luglio, per gli spettacoli, in cui è possibile, passeggiando per la città, udire musiche e canti, incontrare artisti, persone, di tutto il mondo. Lo stupore con cui noi spoletini incrociavamo per strada miti come Rudolf Nureev, Carla Fracci, Thomas Schippers, Luca Ronconi, Sofia Loren, Vittorio Gassman, Luchino Visconti, Ezra Pound, Arnoldo Foà, Luciano Pavarotti, Joaquín Cortés, Dario Fo, Franca Rame, Mariangela Melato. Ci fermiamo ma ne mancano molti, di grandissimi nomi.
Il Maestro Menotti è con grande gratitudine nella memoria di tutti coloro che hanno vissuti i suoi Festival, quelli degli “anno d’oro”. Tutt’ora ” U festivalle” appartiene al patrimonio della città, prima ancora che dell’Italia tutta.
Per chi volesse approfondire, la città è piena di tracce e ricordi della storia del Festival.
Il museo “Casa Menotti” in piazza del Duomo ne è il luogo.
Ed anche nei percorsi della mobilità alternativa si trovano tantissime foto e informazioni.