Cappella della Santissima Icona (o Mauri)

  • Cappella della Santissima Icona (o Mauri)

    • Cappella della Santissima Icona (o Mauri) 22/01/2023
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Fu Andrea Mauri (vedi “palazzo Mauri”) a far costruire questa cappella, per custodirvi la Santissima Icona. La  realizzò Giovan Battista Mola dal 1623 al 1626, al posto della vecchia sagrestia.
Da notare che dalle finte aperture sopra alle porticine laterali si affacciano i committenti della Cappella della SS. Icona: Andrea Mauri e sua moglie Livia Zucconi (vedi “si affacciano Andrea e Livia”).

I quattro quadri sui due lati rappresentano (da destra entrando, in senso antiorario) “la visitazione di Maria ad Elisabetta” di GB Mola (vedi scheda “Cappella della visitazione”), “la purificazione di Maria” di ignoto seicentesco (la purificazione è un rito, che si celebrava il 2 febbraio, che consisteva nell’offerta al Tempio di un agnello e di un colombo o una tortora, simboli di purezza. Il sacrificio era destinato a purificare la donna dopo il parto), “presentazione di Maria al Tempio” e “San Luca dipinge l’icona” di Girolamo Leoncilli (Spoleto 1830 – Spoleto 1903).

Nelle lunette del presbiterio “Natività della Vergine” e “Vergine bambina, San Gioacchino e Sant’Anna”, probabilmente opera dello stesso GB Mola.

Per la storia della SS Icona vedasi la scheda “Reliquia della Santissima Icona”.

 

Description

Fu Andrea Mauri (vedi "palazzo Mauri") a far costruire questa cappella, per custodirvi la Santissima Icona. La  realizzò Giovan Battista Mola dal 1623 al 1626, al posto della vecchia sagrestia.
Da notare che dalle finte aperture sopra alle porticine laterali si affacciano i committenti della Cappella della SS. Icona: Andrea Mauri e sua moglie Livia Zucconi (vedi "si affacciano Andrea e Livia").

I quattro quadri sui due lati rappresentano (da destra entrando, in senso antiorario) "la visitazione di Maria ad Elisabetta" di GB Mola (vedi scheda "Cappella della visitazione"), "la purificazione di Maria" di ignoto seicentesco (la purificazione è un rito, che si celebrava il 2 febbraio, che consisteva nell'offerta al Tempio di un agnello e di un colombo o una tortora, simboli di purezza. Il sacrificio era destinato a purificare la donna dopo il parto), "presentazione di Maria al Tempio" e "San Luca dipinge l'icona" di Girolamo Leoncilli (Spoleto 1830 - Spoleto 1903).

Nelle lunette del presbiterio "Natività della Vergine" e "Vergine bambina, San Gioacchino e Sant'Anna", probabilmente opera dello stesso GB Mola.

Per la storia della SS Icona vedasi la scheda "Reliquia della Santissima Icona".

 

Mappa

Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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