Lapide in ricordo di Achille Sansi

  • Lapide in ricordo di Achille Sansi

    • Lapide in ricordo di Achille Sansi 17/01/2023
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Sul palazzo ove visse, in Via Arco di Druso, a ricordo del Barone Achille Filippo Cesare Sansi (Spoleto 1822 – Spoleto 1891) “storico delle vicende di Spoleto”.

Di origine patrizia, Barone, viene insignito di due ordini equestri. Nominato Capitano aiutante maggiore della Guardia Civica, nel 1849 contribuisce alla cacciata dei Gesuiti dalla città.

Dal 1878 è socio ordinario della Regia Deputazione per gli studi di storia patria per le province di Toscana, Marche e Umbria.

Scrisse, tra l’altro, “Storia del Comune di Spoleto dal 1822 al 1891″ (sette volumi) e ” Degli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto”, “De Rebus Gestis del Minervio”,  “Commentarium Thoma Martani”.

Svolse l’incarico di Sovrintendente alle scuole di Spoleto per circa trent’anni.
Con questo incarico ottenne, nel 1861, il pareggiamento del liceo Gioviano Pontano, che poi gli venne intitolato (Liceo Pontano – Sansi).

È stato membro dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze e, dal 1853, segretario dell’Accademia degli Ottusi.

Per oltre trent’anni fu consigliere comunale.

Fu commissario per l’ornato, per la statistica e per l’archeologia. Mise insieme una collezione di documenti (che ha poi dato vita all’Archivio di Stato) e di quadri (primo nocciolo della Pinacoteca comunale).

Nacque in Via Salara. Secondo alcuni al civico 20 (vedi). Secondo altri nacque e visse inizialmente al civico 19, che si trova di fronte, fin che, sposandosi con una esponente della famiglia Arroni, acquisì il palazzo al civico 20. Nel 1840 comprò dai Leti questo maestoso palazzo, completo di arredi.

Description

Sul palazzo ove visse, in Via Arco di Druso, a ricordo del Barone Achille Filippo Cesare Sansi (Spoleto 1822 – Spoleto 1891) "storico delle vicende di Spoleto".

Di origine patrizia, Barone, viene insignito di due ordini equestri. Nominato Capitano aiutante maggiore della Guardia Civica, nel 1849 contribuisce alla cacciata dei Gesuiti dalla città.

Dal 1878 è socio ordinario della Regia Deputazione per gli studi di storia patria per le province di Toscana, Marche e Umbria.

Scrisse, tra l’altro, “Storia del Comune di Spoleto dal 1822 al 1891″ (sette volumi) e ” Degli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto”, "De Rebus Gestis del Minervio",  "Commentarium Thoma Martani".

Svolse l'incarico di Sovrintendente alle scuole di Spoleto per circa trent'anni.
Con questo incarico ottenne, nel 1861, il pareggiamento del liceo Gioviano Pontano, che poi gli venne intitolato (Liceo Pontano - Sansi).

È stato membro dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze e, dal 1853, segretario dell'Accademia degli Ottusi.

Per oltre trent'anni fu consigliere comunale.

Fu commissario per l'ornato, per la statistica e per l'archeologia. Mise insieme una collezione di documenti (che ha poi dato vita all'Archivio di Stato) e di quadri (primo nocciolo della Pinacoteca comunale).

Nacque in Via Salara. Secondo alcuni al civico 20 (vedi). Secondo altri nacque e visse inizialmente al civico 19, che si trova di fronte, fin che, sposandosi con una esponente della famiglia Arroni, acquisì il palazzo al civico 20. Nel 1840 comprò dai Leti questo maestoso palazzo, completo di arredi.

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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