Targa Beato Leopoldo

  • Targa Beato Leopoldo

    • Targa Beato Leopoldo 18/01/2023
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Il Beato Leopoldo, al secolo Giovanni Croci, nacque a Gaiche di Piegaro (Pg) il 30 ottobre 1732.

Entrò nei francescani recolletti del convento di Cibottola di Piegaro nel 1752 e nel 1757 venne ordinato sacerdote.

Fu insegnante di filosofia e teologia, predicatore itinerante impiegato nelle missioni popolari e svolse tale ministero in varie zone dello Stato della Chiesa. Pare che visitò più di 300 paesi ! Nel 1768 fu nominato missionario apostolico. Nella sua predicazione seguiva il metodo di Leonardo da Porto Maurizio, teso a coinvolgere gli ascoltatori con una forte carica emotiva: si presentava avvolto da catene, con una corona di spine sulla testa e si flagellava recitando il Miserere. La sua predicazione era volta, con successo, a far riappacificare le persone ed a restituire beni ingiustamente posseduti. Scrisse corsi di esercizi spirituali e di lezioni di teologia morale, una storia della provincia francescana dell’Umbria, volumi di storia ecclesiastica. E’ chiamato “Apostolo dell’Umbria”.

Rifondò il ritiro di Monteluco, di cui fu il primo Padre Superiore, ove visse 27 anni e dove ora riposa. Durante la occupazione francese, nel 1810, fu costretto a chiuderlo, ed a rifugiarsi in vari paesi umbri, non avendo voluto giurare fedeltà a Napoleone. Vi ritornò nel 1814, alla caduta di Napoleone, ormai ottantaduenne! Morì il 2 aprile 1815 e fu beatificato da Papa Leone XIII. Il suo corpo venne esposto per giorni all’ultimo saluto dei fedeli che raggiunsero Monteluco (per la “corta”, unica via allora esistente) a centinaia, forse migliaia.

Fu beatificato da Papa Leone XIII il 12 marzo 1893, su iniziativa dei Vescovi spoletini Francesco Canali prima e Giovanni Maria Mastai Ferretti (futuro Papa Pio IX) poi.
Le sue spoglie riposano nella cappella a lui dedicata, appena alla entrata del Convento francescano di Monteluco, li ricomposte nel 1931.

Lo ricorda questa lapide sulla casa nella quale morì, di proprietà di Francesco Ignazio Colonnesi, “Sindaco apostolico” (amministratore) del Convento, in Corso Garibaldi. Negli ultimi mesi di vita, ormai molto malato, venne portato qui , quasi contro la sua volontà, volendo egli rimanere nel suo convento. Durante questa agonia compì due miracoli famosi: la guarigione dalla epilessia del figlio di una famiglia di contadini di San Sabino e quella di uno dei figli della nota famiglia Buoncristiani.

 

 

Description

Il Beato Leopoldo, al secolo Giovanni Croci, nacque a Gaiche di Piegaro (Pg) il 30 ottobre 1732.

Entrò nei francescani recolletti del convento di Cibottola di Piegaro nel 1752 e nel 1757 venne ordinato sacerdote.

Fu insegnante di filosofia e teologia, predicatore itinerante impiegato nelle missioni popolari e svolse tale ministero in varie zone dello Stato della Chiesa. Pare che visitò più di 300 paesi ! Nel 1768 fu nominato missionario apostolico. Nella sua predicazione seguiva il metodo di Leonardo da Porto Maurizio, teso a coinvolgere gli ascoltatori con una forte carica emotiva: si presentava avvolto da catene, con una corona di spine sulla testa e si flagellava recitando il Miserere. La sua predicazione era volta, con successo, a far riappacificare le persone ed a restituire beni ingiustamente posseduti. Scrisse corsi di esercizi spirituali e di lezioni di teologia morale, una storia della provincia francescana dell'Umbria, volumi di storia ecclesiastica. E' chiamato "Apostolo dell'Umbria".

Rifondò il ritiro di Monteluco, di cui fu il primo Padre Superiore, ove visse 27 anni e dove ora riposa. Durante la occupazione francese, nel 1810, fu costretto a chiuderlo, ed a rifugiarsi in vari paesi umbri, non avendo voluto giurare fedeltà a Napoleone. Vi ritornò nel 1814, alla caduta di Napoleone, ormai ottantaduenne! Morì il 2 aprile 1815 e fu beatificato da Papa Leone XIII. Il suo corpo venne esposto per giorni all'ultimo saluto dei fedeli che raggiunsero Monteluco (per la "corta", unica via allora esistente) a centinaia, forse migliaia.

Fu beatificato da Papa Leone XIII il 12 marzo 1893, su iniziativa dei Vescovi spoletini Francesco Canali prima e Giovanni Maria Mastai Ferretti (futuro Papa Pio IX) poi.
Le sue spoglie riposano nella cappella a lui dedicata, appena alla entrata del Convento francescano di Monteluco, li ricomposte nel 1931.

Lo ricorda questa lapide sulla casa nella quale morì, di proprietà di Francesco Ignazio Colonnesi, "Sindaco apostolico" (amministratore) del Convento, in Corso Garibaldi. Negli ultimi mesi di vita, ormai molto malato, venne portato qui , quasi contro la sua volontà, volendo egli rimanere nel suo convento. Durante questa agonia compì due miracoli famosi: la guarigione dalla epilessia del figlio di una famiglia di contadini di San Sabino e quella di uno dei figli della nota famiglia Buoncristiani.

 

 

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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