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Brevi note su Spoleto 1962
- 15/08/2024
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Nel 1962 il curatore delle mostre del Festival dei Due Mondi, Giovanni Carandente, ricorse alle sue sterminate conoscenze personali, alla enorme stima di cui godeva nel mondo dell’arte, alla sua autorità e chiese a molti artisti contemporanei di creare delle opere da esporre in città, a cielo aperto.
10 artisti creano dentro italisider. Altri 40 repertorio. Si raggiunse il ragguardevole numero di 104 opere, appartenenti a ben 50 artisti diversi. Dieci di loro crearono l’operda direttamente dentro le officine della Italsider, coinvolta nella operazione. Altri offrirono, invece,opere di repertorio.
Fu uno straordinario, riuscitissimo, memoraible esperimento dal titolo “Sculture in Città”, rimasto nella storia dell’arte moderna.
Esposero a Spoleto personaggi del calibro di Giacomo Manzù, Pietro Consagra, David Smith, Henry Moore, Nino Franchina, Lynn Chadwick, Alexander Calder, Leoncillo Leonardi, Marino Marini.
Alcuni di loro vollero donare l’opera alla città, ed è per questo che, ancora oggi, possiamo ammirarle, perfettamente integrate nella realtà storica e urbanistica.