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Cappelle della Assunta e di San Leonardo
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05/04/2023
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Queste due bellissime cappelle, tra loro congiunte da un breve passaggio, furono fatte costruire e decorare, nel XV secolo, dai tre vescovi narnesi che governarono Spoleto per quasi cento anni.
La Cappella della Assunta, oggi entrata / negozio, fu voluta da Costantino Eroli e completata da Francesco.
Non a caso vi sono affrescate le Sibille ed i trionfi dell’Imperatore Costantino (suo omonimo).
La bellissima volta (vedi foto qui) si divide in quattro ottagoni, con Adamo, Noè, Mosè e Melchisedec. Sono attribuibili a Giovanni da Spoleto.
Sulle pareti: crocifisso con angeli, apostoli e paesaggio; Elia rapito dal carro di fuoco; Vocazione di Pietro; Aronne davanti al tempio; San Gerolamo in penitenza; storie di Eliseo; San Michele Arcangelo e Santa Lucia.
Sull’altare: Maria vergine adorata da Francesco Eroli. Gli affreschi di pareti ed altari sono attribuiti Giacomo Santoro detto “Jacopo Siculo”.
Vi sono, alla entrata ed alla uscita, lo stemma vescovile e quello cardinalizio degli Eroli sopra le porte.
Nel collegamento tra le due cappelle le ceneri di Bernardo, protette da una lapide che riporta la iscrizione “ossa e ceneri” e lo stemma di famiglia sormontato da una tiara.
La Cappella di San Leonardo (o “del Sacro Cuore di Gesù”) era, in origine, più lunga, fu accorciata dal Valadier nel lato interno, ma la parete di ingresso fu ricostruita con gli elementi originali.
Contiene affreschi di Bernardino di Betto, detto “il Pinturicchio”. Rappresentano “l’Eterno benedicente con cherubini ed angeli” (abside) e “la Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Leonardo”.
Sull’altare la pietà, sotto una scarna ma affascinante rappresentazione di Cristo nel sepolcro.
Le due cappelle insieme vengono definite “degli Eroli”, per evidenti motivi.
Description
Queste due bellissime cappelle, tra loro congiunte da un breve passaggio, furono fatte costruire e decorare, nel XV secolo, dai tre vescovi narnesi che governarono Spoleto per quasi cento anni.
La Cappella della Assunta, oggi entrata / negozio, fu voluta da Costantino Eroli e completata da Francesco.
Non a caso vi sono affrescate le Sibille ed i trionfi dell'Imperatore Costantino (suo omonimo).
La bellissima volta (vedi foto qui) si divide in quattro ottagoni, con Adamo, Noè, Mosè e Melchisedec. Sono attribuibili a Giovanni da Spoleto.
Sulle pareti: crocifisso con angeli, apostoli e paesaggio; Elia rapito dal carro di fuoco; Vocazione di Pietro; Aronne davanti al tempio; San Gerolamo in penitenza; storie di Eliseo; San Michele Arcangelo e Santa Lucia.
Sull'altare: Maria vergine adorata da Francesco Eroli. Gli affreschi di pareti ed altari sono attribuiti Giacomo Santoro detto "Jacopo Siculo".
Vi sono, alla entrata ed alla uscita, lo stemma vescovile e quello cardinalizio degli Eroli sopra le porte.
Nel collegamento tra le due cappelle le ceneri di Bernardo, protette da una lapide che riporta la iscrizione "ossa e ceneri" e lo stemma di famiglia sormontato da una tiara.
La Cappella di San Leonardo (o "del Sacro Cuore di Gesù") era, in origine, più lunga, fu accorciata dal Valadier nel lato interno, ma la parete di ingresso fu ricostruita con gli elementi originali.
Contiene affreschi di Bernardino di Betto, detto "il Pinturicchio". Rappresentano "l'Eterno benedicente con cherubini ed angeli" (abside) e "la Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Battista e Leonardo".
Sull'altare la pietà, sotto una scarna ma affascinante rappresentazione di Cristo nel sepolcro.
Le due cappelle insieme vengono definite "degli Eroli", per evidenti motivi.