Cippo lex spoletana

  • Cippo lex spoletana

    • Cippo lex spoletana 12/01/2023
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Il bosco di Monteluco è stato ritenuto sacro per secoli, tanto da far emanare questa norma, riportata nel “cippo” nel bosco stesso, e tradotta ed esposta alla entrata del bosco.
La legge risale addirittura al III secolo avanti Cristo ! Come si recita in essa, il bosco era dedicato a Giove:
“Questo bosco sacro nessuno profani, né alcuno asporti su carro o a braccia ciò che al bosco sacro appartenga, né lo tagli, se non nel giorno in cui sarà fatto il sacrificio annuo; in quel giorno sia lecito tagliarlo senza commettere azione illegale in quanto lo si faccia per il sacrificio. Se qualcuno [contro queste disposizioni] lo profanerà, faccia espiazione offrendo un bue a Giove ed inoltre paghi 300 assi di multa. Il compito di far rispettare l’obbligo tanto dell’espiazione quanto della multa sia svolto dal dicator”.La pietra originale fu rinvenuta nel 1876 a San Quirico di Castel Ritaldi.
Nel 1913 ne fu trovata un’altra alle Picciche. Entrambe sono conservate nel museo archeologico.
Quella che potete vedere salendo al Monte Luco è una copia, posta all’ingresso del bosco dal piazzale. E’ stata restaurata nel 2022 dallo specialista Paolo Virili e a cura e della Fondazione “Carispo”, della Fondazione “Francesca, Valentini e Luigi Antonini”e dalla Associazione Amici di Spoleto, che con una riproduzione ogni anno premia chi abbia contribuito alla concreta difesa del patrimonio storico, culturale e ambientale, alla conoscenza della Città di Spoleto ed allo sviluppo della sua economia.

 

Description

Il bosco di Monteluco è stato ritenuto sacro per secoli, tanto da far emanare questa norma, riportata nel "cippo" nel bosco stesso, e tradotta ed esposta alla entrata del bosco.
La legge risale addirittura al III secolo avanti Cristo ! Come si recita in essa, il bosco era dedicato a Giove:
"Questo bosco sacro nessuno profani, né alcuno asporti su carro o a braccia ciò che al bosco sacro appartenga, né lo tagli, se non nel giorno in cui sarà fatto il sacrificio annuo; in quel giorno sia lecito tagliarlo senza commettere azione illegale in quanto lo si faccia per il sacrificio. Se qualcuno [contro queste disposizioni] lo profanerà, faccia espiazione offrendo un bue a Giove ed inoltre paghi 300 assi di multa. Il compito di far rispettare l'obbligo tanto dell'espiazione quanto della multa sia svolto dal dicator".La pietra originale fu rinvenuta nel 1876 a San Quirico di Castel Ritaldi.
Nel 1913 ne fu trovata un'altra alle Picciche. Entrambe sono conservate nel museo archeologico.
Quella che potete vedere salendo al Monte Luco è una copia, posta all'ingresso del bosco dal piazzale. E' stata restaurata nel 2022 dallo specialista Paolo Virili e a cura e della Fondazione "Carispo", della Fondazione "Francesca, Valentini e Luigi Antonini"e dalla Associazione Amici di Spoleto, che con una riproduzione ogni anno premia chi abbia contribuito alla concreta difesa del patrimonio storico, culturale e ambientale, alla conoscenza della Città di Spoleto ed allo sviluppo della sua economia.

 

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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