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Ex colonie di Monteluco
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09/07/2023
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In fondo al pratone, vicine alla strada che si avvia a Patrico, seminascosti dalla vegetazione, due complessi di edifici in assoluto abbandono, servivano alle vacanze estive dei ragazzi: la “Colonia del Popolo” (a destra salendo), e, a sinistra, la “Colonia INPDAP” (Istituto Nazionale di Previdenza e assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, oggi assorbito dall’INPS).
Le prime colonie di vacanza per bambini sorsero, in Italia, verso la metà dell’Ottocento per poi moltiplicarsi dall’inizio del Novecento. Avevano scopi essenzialmente curativi, essendo rivolte a bambini di famiglie bisognose, che non avrebbero certo fatto alcun tipo di vacanza, e bambini malati, che necessitavano di “aria buona”. Con l’avvento del fascismo queste colonie furono affidate alle federazioni locali del Partito Nazionale Fascista e all’Opera nazionale Balilla, l’organizzazione che inquadrava i bambini e i ragazzi, maschi e femmine, dai 6 ai 18 anni, e all’Opera nazionale maternità e infanzia per l’assistenza alle madri e ai bambini.
Nel 1937 poi furono affidate alla Gioventù italiana del Littorio (Gil), dipendente dal Pnf, in collaborazionecon i presidi sanitari locali e con le prefetture. Negli anni Trenta e sino al 1942 crebbero in modo evidente sia il numero delle colonie di vacanza che quello dei bambini ospitati.
Esiste anche un gruppo facebook con numeroso foto di questa strutture e di quelle esperienza