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Porta San Luca (demolita)
- 14/01/2023
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All’incrocio della Spoletosfera, alla fine dei giardini pubblici di Via Matteotti, le mura urbiche che salgono da porta Monterone si interrompono bruscamente e non riprendono dalla parte opposta.
Furono abbattute per tutto il tratto mancante fino alla zona di Porta San Matteo durante i lavori di profonda ristrutturazione che Spoleto subì negli anni venti.
In quel momento fu abbattuta anche la Porta di San Luca, detta anche “Porta dei sette dolori” dal nome della cappella che era dove ora è la “casina degli ippocastani” (vedi).
Essa, come altre, prendeva il nome dalla chiesa più vicina, nel suo caso quella che si trovava davanti a Palazzo Toni a Piazza Carducci, abbattuta per far posto al convitto.
In definitiva in questa pagina mostriamo ciò che non c’è e parliamo di ciò che non c’è più. Ma è comunque una pagina importante per “chiudere” la cinta urbica, e ricapitolare un pezzo di storia spazzata via.
Tra le motivazioni per l’abbattimento di Porta San Luca il fatto che fosse piccola, e quindi di ostacolo al traffico, pericolante e brutta