Fontana di Piazza del Mercato

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    • Fontana di Piazza del Mercato 11/01/2023
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Quella che, forse, è la più bella fontana di Spoleto, venne costruita laddove altre fontane, più povere, erano esistite.

Prima  c’era il fronte della chiesa romanica di San Donato. Ne rimangono gli archi delle campate che costituiscono i primi locali di via dei Duchi.

Nel 1433, fu costruita una prima fontana su disegno dell’architetto Giovanni Buono, davanti a dove ora è la pizzeria. Vi si vendeva il pesce, che veniva lì lavato ed esposto. Ma vi furono esposte anche le teste che Pietruccio Pianciani aveva mozzato a tutti i suoi avversari. E vi venivano eseguite le condanne a morte.

Sul superstite muro della chiesa di S. Donato si appose l’orologio pubblico e poi nel 1626 si fece il monumento a Papa Urbano VIII (Maffeo Barberini) con gli stemmi dei Barberini: di Urbano VIII Papa, di Francesco Barberini, di Antonio Barberini e della casata stessa: lo stemma riporta tre api ma in origine erano tre Tafani. Questo, infatti, il nome originario della famiglia di allevatori. Vi è anche una lunga iscrizione agiografica in latino. (vedasi apposita scheda “Lapide agiografica a Urbano VIII”.

L’attuale fontana risale al 1746 / 1748 e fu progettata dall”architetto romano Costantino Fiaschetti. I Mascheroni sono del romano Salvatore Bencari. Sotto le finestre del ristorante “La Barcaccia” ci sono due nicchie, dove erano statue lignee scolpite da Francesco Appiani. Nel 1977 sono stati eseguiti lavori di restauro e consolidamento a cura degli “Amici di Spoleto” (vedi) e con il contributo della Mobil Oil. Nel 2018, grazie al finanziamento del Rotary Club di Spoleto, la Coo.Be.C. ha di nuovo fatto un intervento similare.

Il legame tra Spoleto ed i Barberini nacque nel periodo che va dal 1608 al 1617, quando Maffeo Vincenzo Barberini (1568/1644, Papa dal 1623) fu Vescovo di Spoleto dal 1608 al 1617. Del suo pontificato si ricorda la annessione allo Stato della Chiesa del Ducato di Urbino, donato da Francesco Maria II Della Rovere, in assenza di eredi, ed il processo e la condanna a Galileo Galilei, che però Barberini aveva difeso quando era Cardinale.

Pio IX ed Urbano VIII sono i due Vescovi di Spoleto che poi sono divenuti Papa. Leone XII l’unico papa spoletino di origine.

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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