Lapide a San Brizio e San Giovanni in San Pietro

  • Lapide a San Brizio e San Giovanni in San Pietro

    • Lapide a San Brizio e San Giovanni in San Pietro 26/01/2025
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Nella chiesa di San Pietro questa lapide ricorda che qui furono sepolti i primi due Vescovi di Spoleto, San Brizio e San Giovanni.

Di santi chiamati “Brizio” ( o Britio, Brittius, Briccius, Brissius) ne sono noti almeno tre:
– uno vissuto al tempo di Nerone (54 – 68 d.c.)
– uno vissuto al tempo di Diocleziano (284 – 305 d.c.)
– uno, proveniente dalla Siria, vissuto al tempo di Flavio Claudio Giuliano, ultimo imperatore pagano, (361 – 363), .
Le notizie sono, ovviamente, molto scarse ed opinabili, data la distanza temporale e le minime fonti che si possono avere su dei predicatori perseguitati e ritenuti, all’epoca, poco più che straccioni.

La persona che diede il nome alla nostra graziosa frazione fu, ovviamente, il primo. Vissuto pochi decenni dopo la morte di Cristo, venne in Italia, secondo una versione, da Gerusalemme insieme all’apostolo Pietro e a Paolo di Tarso. Secondo altri era invece umbro, originario della zona di Massa Martana, ed incontrò Pietro e Paolo nelle nostre campagne. Visse ed operò, di certo, prima ancora che fossero scritti i quattro Vangeli canonici.

Quando Pietro e Paolo furono incarcerati, a Roma, trovarono il modo di mandarlo a chiamare. Brizio andò a Roma, al carcere Mamertino, e ricevette la carica di Vescovo di Spoleto, di Metropolita dell’Umbria ed il potere di ordinare altri Vescovi in Umbria. Per questo è il primo Vescovo di Spoleto, e, probabilmente, anche il primo Vescovo d’Europa.

Quando si seppe della sua attività di predicatore fu fatto arrestare da Marciano, torturato e poi incarcerato. La leggenda racconta di un angelo che liberò Brizio dalle catene, cosicché egli riprese a predicare, con ancora più fervore, facendosi accompagnare da Crispoldo ( poi nominato Vescovo di Bettona), operando conversioni, battesimi e miracoli.
Brizio fu poi di nuovo più volte incarcerato e torturato, e gli venne riempita la bocca di sassi e poi venne colpito fino a rompergli la mascella, tortura simboleggiante il fatto che doveva far silenzio, smetterla di predicare. Morì nel 97 d.c.

Il suo corpo fu sepolto in San Pietro, come questa lapide narra, poi a San Brizio, quando fu edificata la pieve, nel XII secolo, e quindi fu trafugato e disperso dai soldati napoleonici.
Ma l’ex parroco Don Ernesto Broglioni riuscì, al termine di apposite indagini, a recuperare una reliquia ossea, ora custodita in un reliquiario murato nella Chiesa di San Brizio.

 

 

Description

Nella chiesa di San Pietro questa lapide ricorda che qui furono sepolti i primi due Vescovi di Spoleto, San Brizio e San Giovanni.

Di santi chiamati "Brizio" ( o Britio, Brittius, Briccius, Brissius) ne sono noti almeno tre:
- uno vissuto al tempo di Nerone (54 - 68 d.c.)
- uno vissuto al tempo di Diocleziano (284 - 305 d.c.)
- uno, proveniente dalla Siria, vissuto al tempo di Flavio Claudio Giuliano, ultimo imperatore pagano, (361 - 363), .
Le notizie sono, ovviamente, molto scarse ed opinabili, data la distanza temporale e le minime fonti che si possono avere su dei predicatori perseguitati e ritenuti, all'epoca, poco più che straccioni.

La persona che diede il nome alla nostra graziosa frazione fu, ovviamente, il primo. Vissuto pochi decenni dopo la morte di Cristo, venne in Italia, secondo una versione, da Gerusalemme insieme all'apostolo Pietro e a Paolo di Tarso. Secondo altri era invece umbro, originario della zona di Massa Martana, ed incontrò Pietro e Paolo nelle nostre campagne. Visse ed operò, di certo, prima ancora che fossero scritti i quattro Vangeli canonici.

Quando Pietro e Paolo furono incarcerati, a Roma, trovarono il modo di mandarlo a chiamare. Brizio andò a Roma, al carcere Mamertino, e ricevette la carica di Vescovo di Spoleto, di Metropolita dell'Umbria ed il potere di ordinare altri Vescovi in Umbria. Per questo è il primo Vescovo di Spoleto, e, probabilmente, anche il primo Vescovo d'Europa.

Quando si seppe della sua attività di predicatore fu fatto arrestare da Marciano, torturato e poi incarcerato. La leggenda racconta di un angelo che liberò Brizio dalle catene, cosicché egli riprese a predicare, con ancora più fervore, facendosi accompagnare da Crispoldo ( poi nominato Vescovo di Bettona), operando conversioni, battesimi e miracoli.
Brizio fu poi di nuovo più volte incarcerato e torturato, e gli venne riempita la bocca di sassi e poi venne colpito fino a rompergli la mascella, tortura simboleggiante il fatto che doveva far silenzio, smetterla di predicare. Morì nel 97 d.c.

Il suo corpo fu sepolto in San Pietro, come questa lapide narra, poi a San Brizio, quando fu edificata la pieve, nel XII secolo, e quindi fu trafugato e disperso dai soldati napoleonici.
Ma l'ex parroco Don Ernesto Broglioni riuscì, al termine di apposite indagini, a recuperare una reliquia ossea, ora custodita in un reliquiario murato nella Chiesa di San Brizio.

 

 

Mappa

Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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