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Lavatoio della Madonna degli Orti
- 12/01/2023
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€0,00
Quando l’acqua corrente nelle case non c’era (cioè dai tempi dei romani e medioevali, fino a poche decine di anni fa!) era importante avere in città fontanelle per approvvigionarsi, pozzi, ove possibile, cisterne ed anche le “fonti”, cioè luoghi ove oltre all’acqua si trovavano anche ampie vasche per lavare i panni. Di grande importanza, erano sorvegliata da alcuni uomini con apposito incarico (non professionale) e, in determinate epoche, per poter attingere occorreva avere il permesso del Podestà. L’acqua proveniva dall’acquedotto di Cortaccione e da quelli della Valcieca e della Vallecchia a Monteluco.
Era anche un luogo di incontro e socializzazione, un punto importante, insomma, della polis.
Qui le fonti di piazza della Madonna degli Orti, nella zona dei vicoli del Duomo, inaugurate nel 1891, quando fu ristrutturato l’acquedotto pubblico ad opera dell’ingegnere Pompeo Bresadola.
In zona c’è una notevole portata di acqua, passeggiando si può udire lo scroscio delle condotte, in vari punti. Tutta questa acqua era utile per dissetare i diecimila spettatori che potevano affluire al vicino Anfiteatro romano.
Description
Quando l'acqua corrente nelle case non c'era (cioè dai tempi dei romani e medioevali, fino a poche decine di anni fa!) era importante avere in città fontanelle per approvvigionarsi, pozzi, ove possibile, cisterne ed anche le "fonti", cioè luoghi ove oltre all'acqua si trovavano anche ampie vasche per lavare i panni. Di grande importanza, erano sorvegliata da alcuni uomini con apposito incarico (non professionale) e, in determinate epoche, per poter attingere occorreva avere il permesso del Podestà. L'acqua proveniva dall'acquedotto di Cortaccione e da quelli della Valcieca e della Vallecchia a Monteluco.
Era anche un luogo di incontro e socializzazione, un punto importante, insomma, della polis.
Qui le fonti di piazza della Madonna degli Orti, nella zona dei vicoli del Duomo, inaugurate nel 1891, quando fu ristrutturato l'acquedotto pubblico ad opera dell'ingegnere Pompeo Bresadola.
In zona c'è una notevole portata di acqua, passeggiando si può udire lo scroscio delle condotte, in vari punti. Tutta questa acqua era utile per dissetare i diecimila spettatori che potevano affluire al vicino Anfiteatro romano.