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Mura trecentesche
- 12/01/2023
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L’ultimo ampliamento della cinta muraria fu deliberato nel 1296, iniziato l’anno successivo, concluso nel 1300, cosicchè queste mura sono denominate “trecentesche”.
Lunghe circa 2 chilometri avevano, pare, 12 torri di guardia, di cui ben 7 solo nel lato a valle: avendo di fronte una collina (l’odierna Montepincio /Collerisana) era il punto più facilmente attaccabile, quindi andava maggiormente sorvegliato. Oggi restano tre torri nel lato basso (vedi “torri delle Staffolo”) ed una tra l’Anfiteatro ed il torrente ( vedi “torre del tessino”).
Il tratto più lungo si può vedere da Porta Loreto per tutto il lungo rettilineo denominato, appunto, via Interna delle Mura. La struttura giace in ottimo stato di conservazione fino alla chiesa di San Gregorio. Ne manca un breve tratto, poi da Piazza Vittoria riprende per Via delle Murelle, riaperta al pubblico qualche anno fa, nel tratto retrostante l’anfiteatro romano.
Quindi la cinta trecentesca sale sul ripido del colle S. Elia, raggiungendo i precedenti percorsi murari. Dall’altro lato della Rocca le mura delimitano il quartiere di Monterone.
Alcune parti della ultima cinta muraria mancano perché deliberatamente demoliti: non a causa di crolli o guerre !
La demolizioni più ampia si ebbe nel 1932, nell’ambito di un vastissimo programma di revisione urbanistica della Spoleto antica, deciso già dieci anni prima. Fu abbattuto il tratto da porta San Luca a Porta San Matteo, cioè tutta la parte che fiancheggiava la discesa di Viale Martiri.
I motivi per questa decisione furono trovati nel pregio artistico non particolare, nel fatto che, comunque, sarebbero rimasti altri chilometri di mura antiche, e per poter costruire le case popolari (sotto lo Stadio) il campo sportivo (l’attuale stadio) ed il bosco del Littorio (oggi Chico Mendez).
I lavori iniziarono nel 1931 con l’abbattimento di Porta San Luca, in Viale Matteotti, alla fine dei due giardini odierni, perchç pericolante.
Nel 1935 si procedette poi al taglio della sezione tra Via Martiri e Via della Posterna, al fine di collegarle per ragioni di viabilità.
Nel 1940 si demolì u breve tratto a valle di Porta San Matteo ed un piccolo tratto residuo a monte, sempre per favorire la viabilità.
Anche più recentemente un piccolissima demolizione c’è stata: nella parte che sale da Via Ponzianina alla Rocca è stato aperto un varco per costruire le scale mobili, dato che esse iniziano fuori dalle mura e poi passano all’interno.
L’illuminazione del tratto vicino a Porta S. Mattero e di quello in via Cecili è stata realizzata a cura del Lions Club di Spoleto.
Description
L'ultimo ampliamento della cinta muraria fu deliberato nel 1296, iniziato l'anno successivo, concluso nel 1300, cosicchè queste mura sono denominate "trecentesche".
Lunghe circa 2 chilometri avevano, pare, 12 torri di guardia, di cui ben 7 solo nel lato a valle: avendo di fronte una collina (l'odierna Montepincio /Collerisana) era il punto più facilmente attaccabile, quindi andava maggiormente sorvegliato. Oggi restano tre torri nel lato basso (vedi "torri delle Staffolo") ed una tra l'Anfiteatro ed il torrente ( vedi "torre del tessino").
Il tratto più lungo si può vedere da Porta Loreto per tutto il lungo rettilineo denominato, appunto, via Interna delle Mura. La struttura giace in ottimo stato di conservazione fino alla chiesa di San Gregorio. Ne manca un breve tratto, poi da Piazza Vittoria riprende per Via delle Murelle, riaperta al pubblico qualche anno fa, nel tratto retrostante l'anfiteatro romano.
Quindi la cinta trecentesca sale sul ripido del colle S. Elia, raggiungendo i precedenti percorsi murari. Dall'altro lato della Rocca le mura delimitano il quartiere di Monterone.
Alcune parti della ultima cinta muraria mancano perché deliberatamente demoliti: non a causa di crolli o guerre !
La demolizioni più ampia si ebbe nel 1932, nell'ambito di un vastissimo programma di revisione urbanistica della Spoleto antica, deciso già dieci anni prima. Fu abbattuto il tratto da porta San Luca a Porta San Matteo, cioè tutta la parte che fiancheggiava la discesa di Viale Martiri.
I motivi per questa decisione furono trovati nel pregio artistico non particolare, nel fatto che, comunque, sarebbero rimasti altri chilometri di mura antiche, e per poter costruire le case popolari (sotto lo Stadio) il campo sportivo (l'attuale stadio) ed il bosco del Littorio (oggi Chico Mendez).
I lavori iniziarono nel 1931 con l'abbattimento di Porta San Luca, in Viale Matteotti, alla fine dei due giardini odierni, perchç pericolante.
Nel 1935 si procedette poi al taglio della sezione tra Via Martiri e Via della Posterna, al fine di collegarle per ragioni di viabilità.
Nel 1940 si demolì u breve tratto a valle di Porta San Matteo ed un piccolo tratto residuo a monte, sempre per favorire la viabilità.
Anche più recentemente un piccolissima demolizione c'è stata: nella parte che sale da Via Ponzianina alla Rocca è stato aperto un varco per costruire le scale mobili, dato che esse iniziano fuori dalle mura e poi passano all'interno.
L'illuminazione del tratto vicino a Porta S. Mattero e di quello in via Cecili è stata realizzata a cura del Lions Club di Spoleto.