Porta Leonina (di S. Gregorio)

  • Porta Leonina (di S. Gregorio)

    • Porta Leonina (di S. Gregorio) 12/01/2023
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Contraddistingue l’entrata nella parte antica della città di Spoleto, per chi viene da nord.

Anticamente v’era la Porta di S. Gregorio, cui si accedeva tramite il ponte sul Tessino.  Da un antico disegno del Turner si può comprendere come fosse fatta: molto stretta ed alta, con una unica apertura e caratterizzata da un cassero soprastante, più profondo della porta e quindi sporgente, merlato, e praticabile, a scopo di difesa e avvistamento.
Siccome fa parte della ultima cinta muraria, finita poco prima del 1300,  è lecito supporre che anche Porta San Gregorio fosse di quel periodo.

Deve il suo nome al Papa che la fece edificare: Annibale Sermattei Della Genga, Leone XII, eletto il 28 settembre 1823. Esponente di una famiglia di origine marchigiana ma stabilitasi a Spoleto, prese il nome di Leone XII. Non era di buona salute, tanto che lasciò la carica di vescovo di Senigallia per venire a Poreta, nella villa di famiglia, a tentare di guarire dai suoi problemi polmonari. Pare che venne eletto proprio per questa sua situazione: non potendosi eleggere né un Papa contrario agli austriaci né un Papa contrario ai francesi si scelse, sembra, un uomo che sarebbe durato poco sul soglio, rinviando il problema. In effetti fu Pontefice solo per poco più di cinque anni, ma lasciò il segno !
Indisse e presiedette il XIX Giubileo, il primo dopo 50 anni (quello del 1800 non si tenne, perché il Papa era prigioniero in Francia).
Represse le associazioni segrete (massonerie e carboneria), anche con la famigerata “ghigliottina di Mastro Titta”. Ridusse le imposte, riformò l’amministrazione pontificia, riordinò il sistema scolastico e universitario, aprì altri 9 tribunali.
Fece molto, ovviamente, anche per la sua città: diede in dono il palazzo di famiglia, nell’omonima piazza, al fine di farne delle scuole. Esso è ancora oggi di proprietà comunale, vi si trovano gli uffici tecnici. Donò anche, al Comune, delle proprietà terriere nella zona di Giano dell’Umbria. Fece sistemare il corso del Marroggia, rinforzandone gli argini per evitare le inondazioni, e di altri torrenti, affidandone l’opera agli ingegneri Girolamo Scaccia e Clemente Folchi. Fece restaurare la facciata del Duomo, unì la delegazione di Spoleto a quella di Terni Rieti, di fatto un grande ampliamento del territorio di Spoleto. Fece anche riaprire il collegio dei Gesuiti, nella omonima via, istituendovi una scuola e poi un convitto per gli studenti di fuori città. Incrementò il numero delle Cattedre universitarie a Spoleto, portandolo a ben 17.

E nel 1827, due anni prima della morte, approvò il progetto di ricostruzione di porta S. Gregorio. Sorse così la prima porta Leonina, in onore al nome del Papa, che è qui visibile nella foto in bianco e nero. Essa andrà distrutta nel 1944 durante la ritirata dei tedeschi.

Pio IX ed Urbano VIII sono i due Vescovi di Spoleto che poi sono divenuti Papa. Leone XII l’unico papa spoletino di origine.

Nel 1951 fu edificata la nuova ed attuale porta Leonina, a doppio arco, su disegno degli Architetti Mario Zocca e Giambattista Milani.

Nel 2021 è stato effettuato lo sbiancamento ed il restauro, sotto la sponsorizzazione della Monini Spa.

Description

Contraddistingue l'entrata nella parte antica della città di Spoleto, per chi viene da nord.

Anticamente v'era la Porta di S. Gregorio, cui si accedeva tramite il ponte sul Tessino.  Da un antico disegno del Turner si può comprendere come fosse fatta: molto stretta ed alta, con una unica apertura e caratterizzata da un cassero soprastante, più profondo della porta e quindi sporgente, merlato, e praticabile, a scopo di difesa e avvistamento.
Siccome fa parte della ultima cinta muraria, finita poco prima del 1300,  è lecito supporre che anche Porta San Gregorio fosse di quel periodo.

Deve il suo nome al Papa che la fece edificare: Annibale Sermattei Della Genga, Leone XII, eletto il 28 settembre 1823. Esponente di una famiglia di origine marchigiana ma stabilitasi a Spoleto, prese il nome di Leone XII. Non era di buona salute, tanto che lasciò la carica di vescovo di Senigallia per venire a Poreta, nella villa di famiglia, a tentare di guarire dai suoi problemi polmonari. Pare che venne eletto proprio per questa sua situazione: non potendosi eleggere né un Papa contrario agli austriaci né un Papa contrario ai francesi si scelse, sembra, un uomo che sarebbe durato poco sul soglio, rinviando il problema. In effetti fu Pontefice solo per poco più di cinque anni, ma lasciò il segno !
Indisse e presiedette il XIX Giubileo, il primo dopo 50 anni (quello del 1800 non si tenne, perché il Papa era prigioniero in Francia).
Represse le associazioni segrete (massonerie e carboneria), anche con la famigerata “ghigliottina di Mastro Titta”. Ridusse le imposte, riformò l'amministrazione pontificia, riordinò il sistema scolastico e universitario, aprì altri 9 tribunali.
Fece molto, ovviamente, anche per la sua città: diede in dono il palazzo di famiglia, nell'omonima piazza, al fine di farne delle scuole. Esso è ancora oggi di proprietà comunale, vi si trovano gli uffici tecnici. Donò anche, al Comune, delle proprietà terriere nella zona di Giano dell’Umbria. Fece sistemare il corso del Marroggia, rinforzandone gli argini per evitare le inondazioni, e di altri torrenti, affidandone l’opera agli ingegneri Girolamo Scaccia e Clemente Folchi. Fece restaurare la facciata del Duomo, unì la delegazione di Spoleto a quella di Terni Rieti, di fatto un grande ampliamento del territorio di Spoleto. Fece anche riaprire il collegio dei Gesuiti, nella omonima via, istituendovi una scuola e poi un convitto per gli studenti di fuori città. Incrementò il numero delle Cattedre universitarie a Spoleto, portandolo a ben 17.

E nel 1827, due anni prima della morte, approvò il progetto di ricostruzione di porta S. Gregorio. Sorse così la prima porta Leonina, in onore al nome del Papa, che è qui visibile nella foto in bianco e nero. Essa andrà distrutta nel 1944 durante la ritirata dei tedeschi.

Pio IX ed Urbano VIII sono i due Vescovi di Spoleto che poi sono divenuti Papa. Leone XII l'unico papa spoletino di origine.

Nel 1951 fu edificata la nuova ed attuale porta Leonina, a doppio arco, su disegno degli Architetti Mario Zocca e Giambattista Milani.

Nel 2021 è stato effettuato lo sbiancamento ed il restauro, sotto la sponsorizzazione della Monini Spa.

Mappa

Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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