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Mura umbro romane
- 12/01/2023
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La cinta muraria più antica, non ben distinguibile nel suo percorso, date le modifiche, gli ampliamenti, le demolizioni e le diramazioni, non comprende la Rocca (che non esisteva ) e non è visibile in larga parte.
Un importante indizio è dato dalla porta Ponzianina Alta. Oggi i suo resti sono appoggiati a due palazzi, ma erano certamente parte di un profilo di difesa, poi integrato a scopi abitativi.
Un suo largo tratto è stato a sua volta integrato nella ultima cinta .
Una importante e lunga parte ben visibile si trova, come è noto, in Via Cecili. Vi si leggono vari strati: quello a grossi blocchi poligonali calcarei è preromano, risalente probabilmente al quarto secolo a.C.. Lo strato a blocchi quadrati e quanto rimane di una torre risalgono al 241 a.C.. Lo strato a piccoli blocchi di calcare tenero è del I secolo a.C., dopo il terremoto del 63 e le distruzioni sillane. Desta meraviglia la stretta connessione tra le pesantissime pietre, che lascia rari interstizi. Qui una balaustra in ferro protegge i resti di un possente torrione, scoperto anche questo dal Sordini, nel 1886.
La zona, fino al 1800, era abbastanza ripida e priva di strade, per cui la difesa muraria si aggiungeva opportunamente alle difese naturali. La stessa cosa accadeva probabilmente, a valle della attuale Via Pierleone, ove però i resti non sono visibili.
Description
La cinta muraria più antica, non ben distinguibile nel suo percorso, date le modifiche, gli ampliamenti, le demolizioni e le diramazioni, non comprende la Rocca (che non esisteva ) e non è visibile in larga parte.
Un importante indizio è dato dalla porta Ponzianina Alta. Oggi i suo resti sono appoggiati a due palazzi, ma erano certamente parte di un profilo di difesa, poi integrato a scopi abitativi.
Un suo largo tratto è stato a sua volta integrato nella ultima cinta .
Una importante e lunga parte ben visibile si trova, come è noto, in Via Cecili. Vi si leggono vari strati: quello a grossi blocchi poligonali calcarei è preromano, risalente probabilmente al quarto secolo a.C.. Lo strato a blocchi quadrati e quanto rimane di una torre risalgono al 241 a.C.. Lo strato a piccoli blocchi di calcare tenero è del I secolo a.C., dopo il terremoto del 63 e le distruzioni sillane. Desta meraviglia la stretta connessione tra le pesantissime pietre, che lascia rari interstizi. Qui una balaustra in ferro protegge i resti di un possente torrione, scoperto anche questo dal Sordini, nel 1886.
La zona, fino al 1800, era abbastanza ripida e priva di strade, per cui la difesa muraria si aggiungeva opportunamente alle difese naturali. La stessa cosa accadeva probabilmente, a valle della attuale Via Pierleone, ove però i resti non sono visibili.