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Sacro Cuore
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06/01/2023
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€0,00
Moderna chiesa del quartiere “passo Parenzi”, in Viale Marconi, affiancata da pochi anni da un centro sportivo e congressuale e dal campanile.
Negli anni ’50 si sviluppò moltissimo il quartiere di “Passo Parenzi”, così denominato, seppure non ufficialmente, per il “passo dei Parenzi”, cioè la attuale Via della Repubblica che costeggia un casale di questa nobile famiglia.
Sorse allora la necessità di costruire nuove chiese in quella zona, dato che San Sabino non era più sufficiente. Nel 1953 si iniziò a pensare a quella di San Nicolò, di là dal torrente, e a questa.
Inaugurata il 19 marzo 1958 è opera dell’Architetto Giuseppe Nicolosi di Roma (1901 – 1981), che operò moltissimo a Spoleto. Oltre al progetto di questa chiesa si occupò della penultima ripavimentazione di Piazza Duomo, del progetto dell’Hotel dei Duchi, della casa di riposo della Sacra Famiglia in piazza XX settembre e del palazzo che sorge sopra al Tessino, in Via Flaminia.
Lavorò molto nel Lazio, studiò l’edilizia popolare e ne realizzò, vinse anche un concorso del Governo tunisino, sicché elaborò i piani urbanistici di Biserta e dintorni. Dal 1948, su incarico del rettore Giuseppe Ermini (vedi), realizzò le strutture dell’università. Fu Professore nelle università di Bologna e di Roma Sapienza.
Lo stile che ha voluto dare al Sacro Cuore è una rielaborazione razionalista del gotico italiano.
I tagli delle pareti stilizzano le monofore e il rosone. Il progetto prevedeva anche il campanile, in stile con la chiesa, staccato da essa, ma mancarono fondi e non si fece.
Description
Moderna chiesa del quartiere "passo Parenzi", in Viale Marconi, affiancata da pochi anni da un centro sportivo e congressuale e dal campanile.
Negli anni '50 si sviluppò moltissimo il quartiere di "Passo Parenzi", così denominato, seppure non ufficialmente, per il "passo dei Parenzi", cioè la attuale Via della Repubblica che costeggia un casale di questa nobile famiglia.
Sorse allora la necessità di costruire nuove chiese in quella zona, dato che San Sabino non era più sufficiente. Nel 1953 si iniziò a pensare a quella di San Nicolò, di là dal torrente, e a questa.
Inaugurata il 19 marzo 1958 è opera dell'Architetto Giuseppe Nicolosi di Roma (1901 - 1981), che operò moltissimo a Spoleto. Oltre al progetto di questa chiesa si occupò della penultima ripavimentazione di Piazza Duomo, del progetto dell'Hotel dei Duchi, della casa di riposo della Sacra Famiglia in piazza XX settembre e del palazzo che sorge sopra al Tessino, in Via Flaminia.
Lavorò molto nel Lazio, studiò l'edilizia popolare e ne realizzò, vinse anche un concorso del Governo tunisino, sicché elaborò i piani urbanistici di Biserta e dintorni. Dal 1948, su incarico del rettore Giuseppe Ermini (vedi), realizzò le strutture dell'università. Fu Professore nelle università di Bologna e di Roma Sapienza.
Lo stile che ha voluto dare al Sacro Cuore è una rielaborazione razionalista del gotico italiano.
I tagli delle pareti stilizzano le monofore e il rosone. Il progetto prevedeva anche il campanile, in stile con la chiesa, staccato da essa, ma mancarono fondi e non si fece.