Abside del Duomo: il capolavoro di Fra’ Filippo

  • Abside del Duomo: il capolavoro di Fra’ Filippo

    • Abside del Duomo: il capolavoro di Fra’ Filippo 12/12/2024
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L’abside della nostra Cattedrale è stata dipinta da Fra’ Filippo Lippi (vedi “il selfie di Frà Filippo Lippi”) e completato, dopo la sua morte, da suo figlio Filippino e dai suoi allievi.

Raffigura le “storie della Vergine”, quattro scene della vita di Maria:
– a sinistra la annunciazione (Conceptio Christi)- ricorrenza del 25 marzo.
– al centro la “dormitione” (dormitio) – Maria non poteva morire, essendo esente dal peccato originale, poteva solo addormentarsi, lo fece il 15 agosto, vedi sotto.
– a destra la natività ( nativitatis Domini)- ovviamente 25 dicembre.
– in altro la assunzione in cielo – festa del 15 agosto che dà il nome alla chiesa: “Cattedrale di Santa Maria Assunta”.

La scena della dormitione vede il gruppo degli apostoli sulla sinistra, tre angeli coi ceri a destra, e due donne che piangono in basso.

La scena della assunzione è contornata ai lati da schiere di angeli, a sinistra sono raffigurati gli uomini, Patriarchi e Profeti: nell’ordine Adamo, San Giovanni Battista, Daniele, Elia, Micea, Giosuè, Amos, Giona poi la luna. A sinistra le donne, Sibille e Profetesse:  nell’ordine, dopo il sole, Eva, Sibilla Tiburtina, Rachele, Betsabea, Lia, Sibilla Eritrea, Ester, Giuditta.

Nella scena della natività Gesù è poggiato in terra, nudo, secondo la visione di Santa Brigida.

Vi sono delle particolarità notevoli:
Il colore del mantello della Madonna nella natività: è ora bianco, mancante del costoso pigmento blu, raschiato via da chissà chi.
Come pure altri particolari erano realizzati in oro, poi rubato. Quindi, elementi che erano brillanti, ora sono neri e quasi non visibili. Per esempio la corona / tiara del Signore e quella tenuta in mano dalla Madonna (nella assunzione, in alto) il raggio di luce che dal Signore raggiunge la Madonna (nella annunciazione), le bordature del  suddetto mantello dalla Madonna (nella natività),
Dalla contabilità dell’opera (e della ospitalità a Fra’ Filippo ed ai suoi), conservata nel nostro Archivio di Stato, emerge che il colore azzurro oltremarino e le 248 foglie d’oro, comprati a Venezia e Firenze, costarono da soli circa il 30% della spesa complessiva di 1100 fiorini.
Alcuni particolari, completati dopo la morte del Maestro, sono stati dipinti “a secco”, non “a fresco”. Quindi si sono scoloriti di più e sono appena visibili. Per esempio il cero tenuto in mano dal bambino nella dormizione.
Altro particolare non più visibile, se non in una tenue “ombra”, è nei travi che sorreggevano la tettoia della natività.
Infine si noti la mano destra dell’uomo col mantello bianco ed il cappello nero (con il viso di Lippi stesso) che….fa le “corna”!
Infine si guardi in alto a sinistra, nel catino absidale, l’angelo vestito di rosso tra quello verde e quello bianco, quello che suona il flauto. E’ considerato una “prova” della pittura di Filippino, poi realizzata nell’angelo della dormitio. Gli altri angeli vicini suonano piatti, zampogna, cembalo e organo.

Questo capolavoro è stata danneggiato da più eventi, oltre che dal passar del tempo: nel 1485 dall’appoggio di un coro intagliato, poi rimosso, nel 1638 dai noti lavori ordinati da Urbano VIII, pure necessari per i vari danni che gli assestamenti del terreno ed alcuni eventi sismici avevano provocato. Ancora il terremoto del 1767, l’apposizione del nuovo coro ligneo nel 1833, che altera le proporzioni delle finte architetture e delle partizioni. Un primo restauro fu fatto nel 1919/1920 da Tito Venturi Papari.
L’ultimo restauro è del 1990, eseguito sotto la direzione della sopraintendente Giordana Benazzi da Paolo Virilli e Sergio Fusetti ed i loro collaboratori della Tecni.Re.Co.

 

Description

L'abside della nostra Cattedrale è stata dipinta da Fra' Filippo Lippi (vedi "il selfie di Frà Filippo Lippi") e completato, dopo la sua morte, da suo figlio Filippino e dai suoi allievi.

Raffigura le "storie della Vergine", quattro scene della vita di Maria:
- a sinistra la annunciazione (Conceptio Christi)- ricorrenza del 25 marzo.
- al centro la "dormitione" (dormitio) - Maria non poteva morire, essendo esente dal peccato originale, poteva solo addormentarsi, lo fece il 15 agosto, vedi sotto.
- a destra la natività ( nativitatis Domini)- ovviamente 25 dicembre.
- in altro la assunzione in cielo - festa del 15 agosto che dà il nome alla chiesa: "Cattedrale di Santa Maria Assunta".

La scena della dormitione vede il gruppo degli apostoli sulla sinistra, tre angeli coi ceri a destra, e due donne che piangono in basso.

La scena della assunzione è contornata ai lati da schiere di angeli, a sinistra sono raffigurati gli uomini, Patriarchi e Profeti: nell'ordine Adamo, San Giovanni Battista, Daniele, Elia, Micea, Giosuè, Amos, Giona poi la luna. A sinistra le donne, Sibille e Profetesse:  nell'ordine, dopo il sole, Eva, Sibilla Tiburtina, Rachele, Betsabea, Lia, Sibilla Eritrea, Ester, Giuditta.

Nella scena della natività Gesù è poggiato in terra, nudo, secondo la visione di Santa Brigida.

Vi sono delle particolarità notevoli:
Il colore del mantello della Madonna nella natività: è ora bianco, mancante del costoso pigmento blu, raschiato via da chissà chi.
Come pure altri particolari erano realizzati in oro, poi rubato. Quindi, elementi che erano brillanti, ora sono neri e quasi non visibili. Per esempio la corona / tiara del Signore e quella tenuta in mano dalla Madonna (nella assunzione, in alto) il raggio di luce che dal Signore raggiunge la Madonna (nella annunciazione), le bordature del  suddetto mantello dalla Madonna (nella natività),
Dalla contabilità dell'opera (e della ospitalità a Fra' Filippo ed ai suoi), conservata nel nostro Archivio di Stato, emerge che il colore azzurro oltremarino e le 248 foglie d'oro, comprati a Venezia e Firenze, costarono da soli circa il 30% della spesa complessiva di 1100 fiorini.
Alcuni particolari, completati dopo la morte del Maestro, sono stati dipinti "a secco", non "a fresco". Quindi si sono scoloriti di più e sono appena visibili. Per esempio il cero tenuto in mano dal bambino nella dormizione.
Altro particolare non più visibile, se non in una tenue "ombra", è nei travi che sorreggevano la tettoia della natività.
Infine si noti la mano destra dell'uomo col mantello bianco ed il cappello nero (con il viso di Lippi stesso) che....fa le "corna"!
Infine si guardi in alto a sinistra, nel catino absidale, l'angelo vestito di rosso tra quello verde e quello bianco, quello che suona il flauto. E' considerato una "prova" della pittura di Filippino, poi realizzata nell'angelo della dormitio. Gli altri angeli vicini suonano piatti, zampogna, cembalo e organo.

Questo capolavoro è stata danneggiato da più eventi, oltre che dal passar del tempo: nel 1485 dall'appoggio di un coro intagliato, poi rimosso, nel 1638 dai noti lavori ordinati da Urbano VIII, pure necessari per i vari danni che gli assestamenti del terreno ed alcuni eventi sismici avevano provocato. Ancora il terremoto del 1767, l'apposizione del nuovo coro ligneo nel 1833, che altera le proporzioni delle finte architetture e delle partizioni. Un primo restauro fu fatto nel 1919/1920 da Tito Venturi Papari.
L'ultimo restauro è del 1990, eseguito sotto la direzione della sopraintendente Giordana Benazzi da Paolo Virilli e Sergio Fusetti ed i loro collaboratori della Tecni.Re.Co.

 

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