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Casa dei maestri Comacini
- 06/01/2023
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€0,00
I maestri (o mastri) comacini erano gli appartenenti ad una corporazione di esperti muratori, di alto livello (ed alto compenso…), originari della Lombardia. Il loro nome potrebbe derivare dal genitivo di Como o da “cum machinas”, poichè quando venivano ingaggiati portavano con loro carriole, argani ed altre attrezzature. Abitavano in alcune baracche addossate al cantiere (chiamate “logge”) e rispondevano agli ordini di un Maestro. Gergo che poi è passato ai liberi muratori e quindi alla Massoneria.
Si tramandavano una arte di origine longobarda. Da pagani avevano il culto del dio serpente, che poi facilmente trasposero nella simbologia cristiana stante la leggenda di Adamo ed Eva. Da qui la loro maestria nelle colonne ritorte o intrecciate, a forma di serpente.
Dalla Lombardia operarono per secoli, sin dal 700 dopo Cristo, anche nelle regioni del nord Europa e si spinsero fino al centro Italia con numerose opere in Umbria e nelle Marche. Alcuni di loro giunsero addirittura in Dalmazia, Spagna e Siria. D’altra parte avevano il salvacondotto per viaggiare ed erano esentati dalle tasse.
Ovviamente se si stabilivano a lungo in una città e si costruivano una casa la facevano molto bella, per loro gusto e loro pubblicità.
Esiste una “casa dei maestri comacini” anche ad Assisi.
A Spoleto si trova tra Via Saffi, Via dei Duchi e Via Fontesecca.
In alcune serie della fiction “Don Matteo” ha rappresentato la casa del Capitano Tommasi (Simone Montedoro), del Maresciallo Cecchini (Nino Frassica) e di altri personaggi.
Description
I maestri (o mastri) comacini erano gli appartenenti ad una corporazione di esperti muratori, di alto livello (ed alto compenso...), originari della Lombardia. Il loro nome potrebbe derivare dal genitivo di Como o da "cum machinas", poichè quando venivano ingaggiati portavano con loro carriole, argani ed altre attrezzature. Abitavano in alcune baracche addossate al cantiere (chiamate "logge") e rispondevano agli ordini di un Maestro. Gergo che poi è passato ai liberi muratori e quindi alla Massoneria.
Si tramandavano una arte di origine longobarda. Da pagani avevano il culto del dio serpente, che poi facilmente trasposero nella simbologia cristiana stante la leggenda di Adamo ed Eva. Da qui la loro maestria nelle colonne ritorte o intrecciate, a forma di serpente.
Dalla Lombardia operarono per secoli, sin dal 700 dopo Cristo, anche nelle regioni del nord Europa e si spinsero fino al centro Italia con numerose opere in Umbria e nelle Marche. Alcuni di loro giunsero addirittura in Dalmazia, Spagna e Siria. D'altra parte avevano il salvacondotto per viaggiare ed erano esentati dalle tasse.
Ovviamente se si stabilivano a lungo in una città e si costruivano una casa la facevano molto bella, per loro gusto e loro pubblicità.
Esiste una "casa dei maestri comacini" anche ad Assisi.
A Spoleto si trova tra Via Saffi, Via dei Duchi e Via Fontesecca.
In alcune serie della fiction "Don Matteo" ha rappresentato la casa del Capitano Tommasi (Simone Montedoro), del Maresciallo Cecchini (Nino Frassica) e di altri personaggi.