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Lettera di San Francesco a Frate Leone
- 22/01/2023
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Si sa che San Francesco scrisse moltissime lettere, ma quelle che, attraverso quasi 800 anni, sono giunte fino a noi e sicuramente a lui attribuibili sono una decina. Solo due sono attributi con certezza alla mano del Santo, una di queste è conservata nel Duomo di Spoleto, in una cappella sulla sinistra, la cappella delle reliquie.
Egli, nel 1225, scrive a Frate Leone:
“Frate Leone, il tuo fratello Francesco, ti augura salute e pace. Voglio riassumere in una parola, figlio mio, con l’amore di una madre, tutto quello che abbiamo detto durante il nostro viaggio, in modo che tu non sia obbligato a venire fin qui per chiedere consiglio.
Così ti dico: qualunque cosa ti sembri giusto fare per piacere al Signore, per seguire i suoi passi e la sua povertà, ebbene: fatelo tu e quelli che sono con te, con la benedizione di Dio e con la certezza di obbedire a me.
Ma, se credi utile per il bene della tua anima e per tuo conforto, e se vuoi, Leone, venire da me, vieni.”
La lettera era in San Simone e Giuda (vedi). Ora è custodia in un reliquiario a forma di tempio, fatto di diaspro, lapislazzuli ed argento, donato alla città dal suo ex vescovo Papa Pio IX.
Description
Si sa che San Francesco scrisse moltissime lettere, ma quelle che, attraverso quasi 800 anni, sono giunte fino a noi e sicuramente a lui attribuibili sono una decina. Solo due sono attributi con certezza alla mano del Santo, una di queste è conservata nel Duomo di Spoleto, in una cappella sulla sinistra, la cappella delle reliquie.
Egli, nel 1225, scrive a Frate Leone:
"Frate Leone, il tuo fratello Francesco, ti augura salute e pace. Voglio riassumere in una parola, figlio mio, con l'amore di una madre, tutto quello che abbiamo detto durante il nostro viaggio, in modo che tu non sia obbligato a venire fin qui per chiedere consiglio.
Così ti dico: qualunque cosa ti sembri giusto fare per piacere al Signore, per seguire i suoi passi e la sua povertà, ebbene: fatelo tu e quelli che sono con te, con la benedizione di Dio e con la certezza di obbedire a me.
Ma, se credi utile per il bene della tua anima e per tuo conforto, e se vuoi, Leone, venire da me, vieni."
La lettera era in San Simone e Giuda (vedi). Ora è custodia in un reliquiario a forma di tempio, fatto di diaspro, lapislazzuli ed argento, donato alla città dal suo ex vescovo Papa Pio IX.