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Giro della Rocca / Via del Ponte
- 04/01/2023
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Questo anello, per larga parte isola pedonale, è davvero particolare, perchè offre panorami e scorci straordinari. Eppure fino al 1817 non esisteva ! Per arrivare al Ponte bisognava salire fino alla seconda porta della Rocca e poi ridiscendere. In quell’anno, dopo la restaurazione post napoleonica del 1815, si fecero una serie di lavori pubblici per ordine del Gonfaloniere Bernardino Montani, tra i quali la “passeggiata”, il nuovo ponte sul Tessino, vicino al ponte sanguinario, la apertura del finestrone del Ponte. E, appunto, la creazione del tratto che da Piazza Campello porta al Ponte. Dalla parte opposta rimanevano proprietà private ed il tratto dal Ponte verso nord non esisteva affatto.
Nel 1824, Gonfalone Pietro Fontana, viene aperto il tratto dal Ponte delle Torri a San Pietro a Spoleto.
Nel 1934, nell’ambito di un vasto programma di demolizioni e ricostruzioni, fu portato a termine, non senza fatica, l’esproprio delle aree private e fu scavato l’ultimo tratto che mancava per completare l’anello.
Tutto questo per quanto riguarda il tratto da piazza Campello al Ponte delle Torri passando dal versante della Portella, l’unica via per raggiungere il Ponte. Ma rimaneva, per completare l’anello, la realizzazione di un accesso dal versante opposto, nella zona dove si trovano oggi le uscite della mobilità alternativa. E dovevano passare ancora molti anni prima di vederlo finalmente completato.
Possiamo immaginare di partire da Piazza Campello, ove ammireremo l’omonimo palazzo, i piccoli giardini dai grandi alberi, San Simone e Giuda, la fonte del Mascherone, il monumento ai caduti e l’ingresso alla Rocca.
Avviandoci per la leggera salita sulla destra arriveremo al belvedere chiamato, dagli spoletini, “la Portella”, la piccola porta, dalla quale venivano riscossi i dazi da chi portava in città bestiame e prodotti dal Monteluco. Qui avremo anche un bar per ristorarci osservando la valle di Spoleto in direzione Terni, Colle Attivoli, ove è il convento dei Cappuccini, San Pietro, il quartiere di Monterone ed il Monte Luco.
Poco più avanti troveremo l’Hotel intitolato all’architetto che costruì la Rocca: Matteo di Giovannello detto “Il Gattapone” o “Il Guattacapponi”.
Ancora un pò e ci si aprirà la vista su di un monumento unico al mondo: il Ponte delle Torri.
Sulla sinistra la targa che ricorda il passo di “Italienische reise” ove Goethe cita Spoleto.
Ora il Giro della Rocca (dal quale, però, la Rocca si scorge a stento, alta come è su di esso) ci mostra l’altro versante di Monteluco, Le Palazze ed il fortilizio dei Mulini nonchè, dopo una curva, il panorama della parte moderna di Spoleto.
Proseguendo arriveremo ad un belvedere con la scultura moderna di Cristina Bonucci, dal quale ammirare la parte bassa della zona antica e poi la zona della Torre dell’Olio.
Dopo l’uscita delle scale mobili e degli ascensori avremo una vista dall’alto del Duomo di Spoleto e concluderemo il giro tornando a Piazza Campello.
Il “Giro della Rocca” è raggiungibile anche con le scale mobili che partono dal parcheggio “Posterna” e dal “giro” si accede agli ascensori che portano direttamente ai giardini della Rocca e di li ad essa.