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Monumento Barberini alla Rocca
- 05/06/2023
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€0,00
Durante il pontificato di Urbano VIII (Maffeo Vincenzo Barberini, Firenze, 1568 – Roma, 1644, Papa dal 1623.) fu realizzata questa articolata opera in stucco, ovviamente tutta in onore della famiglia del Papa, che era stato vescovo di Spoleto dal 1608 al 1617.
Procedendo dall’alto a da sinistra:
Francesco Barberini (Firenze 1597, Roma 1679) – Nipote di Urbano VIII, cardinale dal 1623 (appena lo zio divenne Papa). Molto amato dagli spoletini. Dal 1638 rinnovo completamente l’interno del Duomo (vedi).
Urbano VIII – In alto campeggia, ovviamente, lo stemma del Papa, ex vescovo di Spoleto.
Antonio Barberini ( Firenze 1569 , Roma 1646)- Fratello del Papa, dal 1623, appena il fratello divenne Papa, fu Guardiano del Convento cappuccino di San Gimignano a Firenze.
Antonio Barberini (Roma 1607, Nemi RM 1671) – Nipote del Papa, Cardinale dal 1628
Fin qui tutti gli stemmi sono di azzurro con le tre api argentee.
Taddeo Barberini (Roma 1603, Parigi 1647) – Nipote del Papa, non ha intrapreso la via religiosa, per cui ereditò i beni di famiglia e sposò Anna colonna.
Lo stemma fonde, perciò, le tre api dei Barberini con la colonna coronata, dei Colonna, inframezzati dalle chiavi decussate con la croce.
Sotto ai cinque stemmi dei Barberini, al centro, v’è lo stemma di Stefano Sauli (data imprecisata, Napoli 1649). Di nobile famiglia genovese, referendario dell’una e dell’altra segnatura, fu Governatore di Spoleto dal 1632 al 1633 e arcivescovo di Chieti dal 1638.
Stemma: aquila rossa con corona blu su campo argenteo. Avendo gli provveduto, come Governatore, a far costruire ed apporre tutti gli stemmi, ha potuto ricordare sè stesso con questo stemma e nella iscrizione sotto. Un suo stemma è anche nella facciata posteriore del Comune (vedi “dieci lapidi sulla facciata posteriore del Comune)
In fondo gli stemmi della città di Spoleto, poi uniti in uno solo. A sinistra la croce rossa su campo argenteo (poi bianco), a destra il cavaliere armato (San Ponziano), con pennone riportante lo stemma della croce rossa, su campo rosso.
Il “monumento Barberini” è completato da una iscrizione:
“Alla beatissima Maestà di Urbano VIII, Pontefice ottimo massimo, alla felicità di tutta la barberina stirpe a cui la virtù aprì la strada alle alte cariche, la moderazione reca grandezza, la fama darà eternità.
Stefano Sauli Governatore, a testimonianza della umilissima obbedienza alle mura della inclita rocca, appese.”
Description
Durante il pontificato di Urbano VIII (Maffeo Vincenzo Barberini, Firenze, 1568 – Roma, 1644, Papa dal 1623.) fu realizzata questa articolata opera in stucco, ovviamente tutta in onore della famiglia del Papa, che era stato vescovo di Spoleto dal 1608 al 1617.
Procedendo dall'alto a da sinistra:
Francesco Barberini (Firenze 1597, Roma 1679) - Nipote di Urbano VIII, cardinale dal 1623 (appena lo zio divenne Papa). Molto amato dagli spoletini. Dal 1638 rinnovo completamente l'interno del Duomo (vedi).
Urbano VIII - In alto campeggia, ovviamente, lo stemma del Papa, ex vescovo di Spoleto.
Antonio Barberini ( Firenze 1569 , Roma 1646)- Fratello del Papa, dal 1623, appena il fratello divenne Papa, fu Guardiano del Convento cappuccino di San Gimignano a Firenze.
Antonio Barberini (Roma 1607, Nemi RM 1671) - Nipote del Papa, Cardinale dal 1628
Fin qui tutti gli stemmi sono di azzurro con le tre api argentee.
Taddeo Barberini (Roma 1603, Parigi 1647) - Nipote del Papa, non ha intrapreso la via religiosa, per cui ereditò i beni di famiglia e sposò Anna colonna.
Lo stemma fonde, perciò, le tre api dei Barberini con la colonna coronata, dei Colonna, inframezzati dalle chiavi decussate con la croce.
Sotto ai cinque stemmi dei Barberini, al centro, v'è lo stemma di Stefano Sauli (data imprecisata, Napoli 1649). Di nobile famiglia genovese, referendario dell'una e dell'altra segnatura, fu Governatore di Spoleto dal 1632 al 1633 e arcivescovo di Chieti dal 1638.
Stemma: aquila rossa con corona blu su campo argenteo. Avendo gli provveduto, come Governatore, a far costruire ed apporre tutti gli stemmi, ha potuto ricordare sè stesso con questo stemma e nella iscrizione sotto. Un suo stemma è anche nella facciata posteriore del Comune (vedi "dieci lapidi sulla facciata posteriore del Comune)
In fondo gli stemmi della città di Spoleto, poi uniti in uno solo. A sinistra la croce rossa su campo argenteo (poi bianco), a destra il cavaliere armato (San Ponziano), con pennone riportante lo stemma della croce rossa, su campo rosso.
Il "monumento Barberini" è completato da una iscrizione:
"Alla beatissima Maestà di Urbano VIII, Pontefice ottimo massimo, alla felicità di tutta la barberina stirpe a cui la virtù aprì la strada alle alte cariche, la moderazione reca grandezza, la fama darà eternità.
Stefano Sauli Governatore, a testimonianza della umilissima obbedienza alle mura della inclita rocca, appese."