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Tutte le iconografie di Cristo
- 10/03/2024
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Spoleto, città importantissima, la seconda dello Stato della Chiesa dopo Roma. è talmente ricca di tesori da avere tutte le raffigurazioni iconografie di Cristo da adulto.
Cristo in pietà
Le braccia incrociate son poste ai cadaveri prima della sepoltura, per cui questa è l’immagine del Cristo deposto dalla croce, al vespro, e prossimo alla sepoltura. Un’altra raffigurazione coglie Cristo nel medesimo momento, ma con la mano destra sulla piaga del costato.
Questa modalità indica la pietà di Cristo verso i peccatori che l’hanno crocifisso, quindi anche della Chiesa verso i bisognosi.
E’, ad esempio, al Monte di Pietà (vedi) o sul pulpito esterno sinistro del Duomo (vedi “pulpiti esterni”).
Cristo trionfante
E’ una raffigurazione di Gesù in croce ma vivo e padrone, a significare che anche se ucciso nella sua natura umana, trionferà nella sua natura divina. Si riconosce dagli occhi aperti, la testa alta, il corpo diritto e la espressione non sofferente.
Un bellissimo esempio è nel crocifisso del Sotio (vedi).
Cristo dolente (o sofferente o patiens)
Gesù è, anche qui, raffigurato in croce ma nella sofferenza: testa reclinata, corpo incurvato occhi chiusi. E’ il simbolo della passione, della morte che, però, prelude alla resurrezione.
Un esempio è nella Cappella della Maddalena in San Domenico (vedi).
Cristo in maestà
Raffigurato nella sua regalità su di un trono, contornato dagli evangelisti.
Come nel mosaico sulla facciata del Duomo.
Cristo pantocratore
Pantocratore stà per ”forza che domina tutto”. E’ riconoscibile dalla mano destra benedicente e dall’altra che regge una croce (come qui) o il Vangelo.
E’ sulla facciata laterale di San Domenico (vedi “il salvatore”)
Description
Spoleto, città importantissima, la seconda dello Stato della Chiesa dopo Roma. è talmente ricca di tesori da avere tutte le raffigurazioni iconografie di Cristo da adulto.
Cristo in pietà
Le braccia incrociate son poste ai cadaveri prima della sepoltura, per cui questa è l’immagine del Cristo deposto dalla croce, al vespro, e prossimo alla sepoltura. Un’altra raffigurazione coglie Cristo nel medesimo momento, ma con la mano destra sulla piaga del costato.
Questa modalità indica la pietà di Cristo verso i peccatori che l’hanno crocifisso, quindi anche della Chiesa verso i bisognosi.
E', ad esempio, al Monte di Pietà (vedi) o sul pulpito esterno sinistro del Duomo (vedi "pulpiti esterni").
Cristo trionfante
E' una raffigurazione di Gesù in croce ma vivo e padrone, a significare che anche se ucciso nella sua natura umana, trionferà nella sua natura divina. Si riconosce dagli occhi aperti, la testa alta, il corpo diritto e la espressione non sofferente.
Un bellissimo esempio è nel crocifisso del Sotio (vedi).
Cristo dolente (o sofferente o patiens)
Gesù è, anche qui, raffigurato in croce ma nella sofferenza: testa reclinata, corpo incurvato occhi chiusi. E' il simbolo della passione, della morte che, però, prelude alla resurrezione.
Un esempio è nella Cappella della Maddalena in San Domenico (vedi).
Cristo in maestà
Raffigurato nella sua regalità su di un trono, contornato dagli evangelisti.
Come nel mosaico sulla facciata del Duomo.
Cristo pantocratore
Pantocratore stà per ”forza che domina tutto". E’ riconoscibile dalla mano destra benedicente e dall’altra che regge una croce (come qui) o il Vangelo.
E' sulla facciata laterale di San Domenico (vedi "il salvatore")