Castel Sant’Angelo e i Duchi di Spoleto

  • Castel Sant’Angelo e i Duchi di Spoleto

    • Castel Sant’Angelo e i Duchi di Spoleto 23/12/2025
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Description

Il mausoleo di Adriano, Castel Sant'Angelo in Roma, è legato alla dinastia dei Duchi di Spoleto, in particolare ad Alberico II. Narriamo la storia dall'inizio.

Già nel 846 gli arabi, per meglio dire "i saraceni" avevano invaso l'Italia meridionale, giungendo a saccheggiare Montecassino, Subiaco, Gaeta e Roma. A questa invasione, simile a quella avvenuta in Spagna, i Papi cercarono di reagire. Il primo tentativo, andato fallito, fu di Guido II da Spoleto che, richiesto da Papa Leone IV (Roma 790 – Roma 855, Papa della Chiesa Cattolica dal 847 e Santo), provò ad espugnare la roccaforte del Garigliano.

Nel 915 Papa Giovanni X (Tossignano bo, 860 circa – Roma, 928, Papa della Chiesa Cattolica dal 914) organizzò una lega per combattere i saraceni, formata da alcuni principi del Sud Italia (Landolfo I di Benevento e suo fratello Atenolfo II, Guaimario II di Salerno, Gregorio IV di Napoli e suo figlio Giovanni, Giovanni I di Gaeta e suo figlio Docibile), da Berengario I, Re d'Italia, da Alberico I, Duca di Spoleto e Camerino, dallo Stratego di Bari Niccolò Picingli. L'esercito così costituito, dotato anche della marina barese, comandato dal Papa e Alberico I di Spoleto, tenne un assedio di tre mesi alla roccaforte del Garigliano per poi mettere in fuga gli avversari, intercettarli e sterminarli.
Per molti storici si tratta di una tappa fondamentale della storia della (mancata) conquista dell'Europa da parte dei musulmani, simile a Poiters o Lepanto.

Con questa importantissima vittoria Alberico I si assicurò notorietà e potere e, grazie anche al matrimonio con la potentissima matrona romana Marozia (909 d.c.), diede inizio al "dominio dei tuscolani" su Roma.
Alberico I morì ad Orte, in circostanze non note, nel 924 o nel 925. Ma il loro figlio, Alberico II, governò Roma per un ventennio (dal 932 al 954)!

Negli otto anni di interregno tra i due Duchi di Spoleto, Marozia governò di fatto Roma. Sposò Guido, marchese di Toscana, che era un oppositore del Pontefice Giovanni X. Nel 928 i due riuscirono a far assaltare il Laterano, residenza papale, e deposero il Papa, imprigionandolo. Giovanni X morì poco dopo, forse soffocato nel sonno. I tre Papi successivi furono scelti da Marozia: Leone VI, Stefano VII, Giovanni XI. Da notare che, secondo alcune fonti, Marozia era la mamma di quest'ultimo, generato come concubina di suo cugino, Papa Sergio III!

La presa del potere da parte di Alberico II risale ad un episodio verificatosi, appunto, a Castel Sant'Angelo, nel 932, ove sua madre, Marozia, stava per sposarsi per la terza volta, con Ugo di Provenza, Re d'Italia e... fratello del secondo marito Guido!
Marozia tentava così di unificare la corona d'Italia al dominio su Roma. Alberico II, durante il banchetto, iniziò a litigare con il patrigno Ugo, che gli diede un schiaffo in pubblico. Così Alberico II scatenò una rivolta popolare, sfruttando il malcontento del popolo verso un "burgundo" che veniva a comandare Roma. Ugo di Provenza dovette fuggire e Marozia venne fatta imprigionare da...suo figlio e morì prigioniera, sempre a Castel Sant'Angelo, nel 936. Alberico si autoproclamò "Principe e Senatore di tutti i Romani", e, come detto, governò la citta e lo Stato nominando i successivi Papi: Leone VII, Stefano VIII, Marino II e Agapito II.  A loro erano demandate le sole e pure questioni spirituali, il potere politico era nella mani del Duca di Spoleto.

Nel 954, quasi in punto di morte, Alberico II riunì a San Pietro i nobili romani e fece loro giurare che, alla morte di Papa Agapito II, avrebbero eletto suo figlio Ottaviano. Che, infatti, divenne Papa, col nome di Giovanni XII, a soli 18 anni.
Però Giovanni XII  (Roma, 937 circa – Roma 964, Papa della Chiesa Cattolica dal 16 dicembre 955 al 6 novembre 963, e poi dal febbraio 964 fino alla morte), detto anche "il Papa scandaloso". Secondo alcune fonti, sebbene di parte, fu un Papa dedito alla caccia, al gioco d'azzardo, agli amori ed alle libagioni, e si occupò poco e male della gestione spirituale e temporale dello Stato. Tentò delle guerre di conquista verso Capua e Benevento e verso Ravenna, ma senza successo. Allora cercò alleanza in Ottone I di Sassonia, incoronandolo Imperatore in San Pietro nel 962 (gesto che suo padre aveva rifiutato).
Però tradì questa alleanza in favore di Adalberto, figlio di Berengario. Allora Ottone I espugnò San Leo, dove s'era rifugiato Berengario, e poi venne a Roma, ove era Adalberto.
Giovanni XI fuggì prima a Tivoli poi in Corsica, mentre Ottone I (nel 963) convocava un Concilio in San Pietro e lo faceva deporre.
Il 14 gennaio del 964 (casualmente, la data del nostro Patrono) Ottone I, avendo ormai fatto eleggere il nuovo Papa Leone VIII (un laico!), partì da Roma e venne a Spoleto. Giovanni XI ne approfittò per rientrare a Roma: si vendicò sui suoi oppositori con torture e mutilazioni, fece dichiarare nulla la sua deposizione e l'elezione del suo successore e tornò Papa. Per soli tre mesi perché poi morì. Di infarto, secondo alcuni.
Secondo una leggenda, invece, fu sorpreso a letto con tale Stefanetta, nella di lei osteria ove alloggiava, dal marito oste, che lo percosse o forse lo gettò da una finestra. Questi, dopo otto giorni di coma, morì per le lesioni.
È sepolto a San Giovanni in Laterano.

 

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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