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Il Duomo com’era
- 08/12/2024
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Come noto nel XVII secolo il Vescovo Francesco Barberini commissionò a Luigi Arrigucci (ed al suo aiutante Domenico Castelli) la trasformazione dell‘interno, su desiderio di suo zio Maffeo Barberini, Papa Urbano VIII, che era stato vescovo di Spoleto dal 1608 al 1617. E lo riempì di api, attraverso gli stemmi Barberini presenti ovunque.
In quella occasione la nostra Cattedrale fu tinteggiata dell’elegante bianco attuale, ma perse una infinità di affreschi che, sebbene ormai molto rovinati, la adornavano.
Per avere una idea di come fosse si può sbirciare l’interno dei rosoni, ove rimangono tracce di quei raffinati lavori.
Description
Come noto nel XVII secolo il Vescovo Francesco Barberini commissionò a Luigi Arrigucci (ed al suo aiutante Domenico Castelli) la trasformazione dell‘interno, su desiderio di suo zio Maffeo Barberini, Papa Urbano VIII, che era stato vescovo di Spoleto dal 1608 al 1617. E lo riempì di api, attraverso gli stemmi Barberini presenti ovunque.
In quella occasione la nostra Cattedrale fu tinteggiata dell'elegante bianco attuale, ma perse una infinità di affreschi che, sebbene ormai molto rovinati, la adornavano.
Per avere una idea di come fosse si può sbirciare l'interno dei rosoni, ove rimangono tracce di quei raffinati lavori.