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Palazzo Rosari Spada
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06/01/2023
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€0,00
Risale al 1500 questo palazzo dei Rosari.
Alla nobile famiglia appartennero Pierantonio Rosari, Notaio, e suo viglio Virgilio (Spoleto 1499 – Roma 1559), che fu Abate di Santa Maria Rotonda a Napoli e, dal 1554, Vescovo di Ischia, tale nominato da Papa Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte, Roma 1487 – Roma 1555), Papa dal 1550.
Fu anche “Collettore delle Entrate” del Vescovo di Napoli, Cardinale Gian Pietro Carafa (Capriglia AV, 1476 – Roma 1559). Quando questi divenne Papa, nel 1555, col nome di Paolo IV, portò con sé, a Roma, Virgilio Rosari, suo uomo di fiducia, e lo nominò Primo Vicario di Roma, e, nel 1557, Cardinale e membro del tribunale della inquisizione. In questa ultima veste avversò notevolmente l’opera di San Filippo Neri, salvo poi successivamente intercedere per la sua riabilitazione.
Fece parte del “Sacro Consiglio”, organo di amministrazione dello Stato della Chiesa, ove sedeva insieme al Cardinale Bernardino Scotti ed a Camillo Orsini. Tra i molti provvedimenti che prese vi sono i bandi contro la bestemmia, il contrasto all’accattonaggio all’interno degli edifici religiosi, molti atti di lotta alla delinquenza, la disciplina del mercato in Campo dei Fiori e della vendita ambulante da parte delle contadine (queste ultime norme rese necessarie dallo scompiglio che la procacità delle esercenti gettava in città).
Il doppio nome dato al palazzo è dovuto al fatto nel nel 1664 la famiglia si estinse e la genealogia fu proseguita dai Marchesi Spada, di Roma, a causa del matrimonio con Virginia Rosari.
Nel periodo di questo passaggio vi aveva sede l’Accademia degli Ottusi, poi divenuta, nel 1900, Accademia Spoletina, ed ora di nuovo Accademia degli Ottusi.
Nei primi anni dell’ottocento il palazzo passò ai Marignoli.
Un passaggio interno, privato, conduce da Piazza Sordini a Corso Mazzini, attraverso l’ampio scalone.
Notevole anche lo spazio interno, adibito ora a posteggio privato, ove son visibili una fonte incassata e, vicino ad essa, resti di un muro di contenimento di epoca romana.
Nel 1885 vi fu aperto, al piano terra, a sinistra, il “Circolo Clitunno”, ritrovo di lettura, conversazione, gioco e feste.
Description
Risale al 1500 questo palazzo dei Rosari.
Alla nobile famiglia appartennero Pierantonio Rosari, Notaio, e suo viglio Virgilio (Spoleto 1499 - Roma 1559), che fu Abate di Santa Maria Rotonda a Napoli e, dal 1554, Vescovo di Ischia, tale nominato da Papa Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte, Roma 1487 – Roma 1555), Papa dal 1550.
Fu anche "Collettore delle Entrate" del Vescovo di Napoli, Cardinale Gian Pietro Carafa (Capriglia AV, 1476 – Roma 1559). Quando questi divenne Papa, nel 1555, col nome di Paolo IV, portò con sé, a Roma, Virgilio Rosari, suo uomo di fiducia, e lo nominò Primo Vicario di Roma, e, nel 1557, Cardinale e membro del tribunale della inquisizione. In questa ultima veste avversò notevolmente l'opera di San Filippo Neri, salvo poi successivamente intercedere per la sua riabilitazione.
Fece parte del "Sacro Consiglio", organo di amministrazione dello Stato della Chiesa, ove sedeva insieme al Cardinale Bernardino Scotti ed a Camillo Orsini. Tra i molti provvedimenti che prese vi sono i bandi contro la bestemmia, il contrasto all’accattonaggio all’interno degli edifici religiosi, molti atti di lotta alla delinquenza, la disciplina del mercato in Campo dei Fiori e della vendita ambulante da parte delle contadine (queste ultime norme rese necessarie dallo scompiglio che la procacità delle esercenti gettava in città).
Il doppio nome dato al palazzo è dovuto al fatto nel nel 1664 la famiglia si estinse e la genealogia fu proseguita dai Marchesi Spada, di Roma, a causa del matrimonio con Virginia Rosari.
Nel periodo di questo passaggio vi aveva sede l'Accademia degli Ottusi, poi divenuta, nel 1900, Accademia Spoletina, ed ora di nuovo Accademia degli Ottusi.
Nei primi anni dell'ottocento il palazzo passò ai Marignoli.
Un passaggio interno, privato, conduce da Piazza Sordini a Corso Mazzini, attraverso l'ampio scalone.
Notevole anche lo spazio interno, adibito ora a posteggio privato, ove son visibili una fonte incassata e, vicino ad essa, resti di un muro di contenimento di epoca romana.
Nel 1885 vi fu aperto, al piano terra, a sinistra, il "Circolo Clitunno", ritrovo di lettura, conversazione, gioco e feste.