-
Via Filitteria
-
05/01/2023
-
-
€0
La denominazione è di origine bizantina: con “Filattaria” si indicava il quartiere fortificato, quindi il centro della città. Ma la etimologia è greca: da “Fulacterios” ( che fa buona guardia).
Con lo stesso nome è indicata la Vaita, cioè uno dei quartieri in cui Spoleto era suddivisa. “Vaita” ha etimologia germanica, evidentemente portata dai longobardi: “wai” o “whata” significa “rione”.
Le vaite di Spoleto sono:
1. Vaita San Giovanni (dalla Chiesa di San Giovanni, ora S. Eufemia)
2. Vaita Palazzo (dal Palazzo Comunale)
3. Vaita Frasanti (perchè è collocato fra la Vaita S. Giovanni e S. Benedetto)
4. Vaita S. Benedetto (dalla chiesa dedicata allo stesso santo)
5. Vaita Petrenga (non si conosce l’origine)
6. Vaita S. Andrea (dalla chiesa che sorgeva in luogo del Teatro Nuovo)
7. Vaita Filitteria (come detto da una torre di guardia “Fhilitteria”)
8. Vaita Salamonesca (non si conosce l’origine)
9. Vaita Grifonesca (dalla fortezza che i perugini avevano eretto in quel luogo)
10. Vaita Ponzianina (da Santo protettore di Spoleto, Ponziano)
11. Vaita De Duomo (dalla famiglia De Domo)
12. Vaita Tirallesca (presumibilmente dal luogo ove ci si esercitava al tiro con l’arco
Ogni Vaita aveva una certa propria autonomia ed un Priore, che veniva eletto dal popolo ogni due mesi. e che andava a risiedere a Palazzo Comunale, a spese della comunità. I dodici Priori facevano capo al Podestà, che deteneva poteri civili e penali, e che era affiancato da dodici Consiglieri, quattro Giudici e da un Sindaco, che era, in pratica, un Procuratore del Podestà.