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Palazzetto Pianciani
- 12/02/2023
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€0,00
Si trova di fronte al Palazzo dei Pianciani (vedi). Come anche gli Ancajani dalla parte opposta del corso, i Pianciani eressero due palazzi.
Questo serviva per le scuderie e la servitù. I signori vivevano nel più grande palazzo di fronte.
In questo, fino alla famigerata vicenda della sua vendita, ha trovato sede la Banca Popolare di Spoleto, che era arrivata ad avere quasi cinquanta sportelli in tutto il centro Italia e perfino a Roma, la cui scritta campeggia ancora, in alto.
La fondò Giulio Cesari (Spoleto 1866 – Spoleto 1969), insegnante di Diritto ed Economia all’Istituto Tecnico Commerciale, il 28 aprile 1895, chiamandola “Banca Popolare Società Cooperativa”. Fino a pochi anni prima Spoleto aveva avuto ben cinque banche: la Cassa di Risparmio, la Banca Laurenti & C. (a Piazza Collicola), il Banco Ferretti (in Via Pierleone), il Banco Fratellini (a Palazzo Mauri) ed il Banco Poli (nell’omonimo palzzo in Via Giustolo). Di quest’ultimo Cesari fu curatore fallimentare. A seguito della crisi della “Banca Romana”, ed a causa dei reciproci rapporti di credito, le difficoltà si erano propagate da un Istituto all’altro, facendoli fallire tutti. Cesari, laureatosi a Venezia, a Cà Foscari, grazie ad una borsa di studio messa in palio dalla Camera di Commercio, fu lì allievo del più volte Ministro e poi Presidente del Consiglio Luigi Luzzatti.
Cesari fu il primo direttore di una banca formata da cittadini di ogni censo, avente sede in angusti locali a Vicolo San Filippo, sul fianco di questo palazzo. Sulla base delle disponibilità fornite dalla Banca Popolare sorsero tantissime imprese. Cesari, nel 1911, lasciò l’insegnamento e si dedicò alla direzione della Banca, che tenne per 40 anni della sua lunghissima vita.
Description
Si trova di fronte al Palazzo dei Pianciani (vedi). Come anche gli Ancajani dalla parte opposta del corso, i Pianciani eressero due palazzi.
Questo serviva per le scuderie e la servitù. I signori vivevano nel più grande palazzo di fronte.
In questo, fino alla famigerata vicenda della sua vendita, ha trovato sede la Banca Popolare di Spoleto, che era arrivata ad avere quasi cinquanta sportelli in tutto il centro Italia e perfino a Roma, la cui scritta campeggia ancora, in alto.
La fondò Giulio Cesari (Spoleto 1866 - Spoleto 1969), insegnante di Diritto ed Economia all'Istituto Tecnico Commerciale, il 28 aprile 1895, chiamandola "Banca Popolare Società Cooperativa". Fino a pochi anni prima Spoleto aveva avuto ben cinque banche: la Cassa di Risparmio, la Banca Laurenti & C. (a Piazza Collicola), il Banco Ferretti (in Via Pierleone), il Banco Fratellini (a Palazzo Mauri) ed il Banco Poli (nell'omonimo palzzo in Via Giustolo). Di quest'ultimo Cesari fu curatore fallimentare. A seguito della crisi della "Banca Romana", ed a causa dei reciproci rapporti di credito, le difficoltà si erano propagate da un Istituto all'altro, facendoli fallire tutti. Cesari, laureatosi a Venezia, a Cà Foscari, grazie ad una borsa di studio messa in palio dalla Camera di Commercio, fu lì allievo del più volte Ministro e poi Presidente del Consiglio Luigi Luzzatti.
Cesari fu il primo direttore di una banca formata da cittadini di ogni censo, avente sede in angusti locali a Vicolo San Filippo, sul fianco di questo palazzo. Sulla base delle disponibilità fornite dalla Banca Popolare sorsero tantissime imprese. Cesari, nel 1911, lasciò l'insegnamento e si dedicò alla direzione della Banca, che tenne per 40 anni della sua lunghissima vita.