Palazzo delle Poste

  • Palazzo delle Poste

    • Palazzo delle Poste 05/03/2024
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Quella che è soltanto una grande stanza aggiunta sul retro di Palazzo Ancajani, ha una lunga e complessa storia.

Le Poste a Spoleto furono ospitate dapprima in uno dei palazzi degli Ancajani, in vicolo Martani angolo Piazza della Libertà. Poi al corso, negli odierni locali del Tribunale che ancora recano l’insegna “Regie Poste”. Quando si avvertì la necessità di una sede più ampia e funzionale si penso di costruire un apposito palazzo abbattendo le “scuderie Ancajani”(vedi).

L’architetto Fidenzoni (vedi) elaborò numerosi progetti, prima per il nuovo palazzo da costruire al posto delle scuderie. Inizialmente, nel 1935, la “Casa del Fascio” con la canonica torre, poi in altri disegni ed usi. Poi si pensò ad un nuovo palazzo da costruire abbattendo palazzo Ancajani (vedi), in quel periodo abbandonato e dissestato, poi con una ristrutturazione di questo, destinato ad accogliere le Poste a Piano terra e un albergo ai piani superiori. Questa ultima direzione ha permesso di salvare il maggior palazzo degli Ancajani, mentre le scuderie furono poi abbattute per riportare alla luce il teatro romano (dal 1954 al 1958).

Alla fine (1952) si optò per abbattere un piccolo fabbricato addossato al retro del palazzo, e costruirvi la “sala per il pubblico”, la grande sala dall’elegante esterno in stile classicheggiante ma con elementi modernisti, che ancora oggi usiamo. Il piano terra del palazzo venne destinato agli uffici delle Poste, non aperti al pubblico. Contestualmente furono abbattute le scuderie (vedi).

 

Description

Quella che è soltanto una grande stanza aggiunta sul retro di Palazzo Ancajani, ha una lunga e complessa storia.

Le Poste a Spoleto furono ospitate dapprima in uno dei palazzi degli Ancajani, in vicolo Martani angolo Piazza della Libertà. Poi al corso, negli odierni locali del Tribunale che ancora recano l'insegna "Regie Poste". Quando si avvertì la necessità di una sede più ampia e funzionale si penso di costruire un apposito palazzo abbattendo le "scuderie Ancajani"(vedi).

L'architetto Fidenzoni (vedi) elaborò numerosi progetti, prima per il nuovo palazzo da costruire al posto delle scuderie. Inizialmente, nel 1935, la "Casa del Fascio" con la canonica torre, poi in altri disegni ed usi. Poi si pensò ad un nuovo palazzo da costruire abbattendo palazzo Ancajani (vedi), in quel periodo abbandonato e dissestato, poi con una ristrutturazione di questo, destinato ad accogliere le Poste a Piano terra e un albergo ai piani superiori. Questa ultima direzione ha permesso di salvare il maggior palazzo degli Ancajani, mentre le scuderie furono poi abbattute per riportare alla luce il teatro romano (dal 1954 al 1958).

Alla fine (1952) si optò per abbattere un piccolo fabbricato addossato al retro del palazzo, e costruirvi la "sala per il pubblico", la grande sala dall'elegante esterno in stile classicheggiante ma con elementi modernisti, che ancora oggi usiamo. Il piano terra del palazzo venne destinato agli uffici delle Poste, non aperti al pubblico. Contestualmente furono abbattute le scuderie (vedi).

 

Mappa

Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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