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Via dello Spagna
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05/01/2023
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€0,00
Di “Giovanni di Pietro” detto “lo Spagna” si ignora il preciso luogo di nascita: probabilmente proveniva dalla penisola iberica, dato il nomignolo, o forse era nato in Italia ma da famiglia spagnola.
Fu allievo a Città della Pieve, e forse anche a Firenze, di Pietro Vannucci, detto “il Perugino” e discepolo di Raffaello Sanzio da Urbino. Dapprima esercitò a Perugia, ma poi, vittima della concorrenza e dell’invidia dei colleghi di quella città, si recò a Spoleto dove, nel 1516, fu creato cittadino per i suoi meriti artistici ed ove sposò la nobile Santina Martorelli. Mori a 78 anni, probabilmente di peste.
Fu un pittore che operò molto in Umbria, lasciando a Spoleto l’affresco della Madonna col bambino e i Santi, a Sant’Ansano, varie opere nell’ex oratorio della confraternita di San Pietro Martire, altre nella chiesa di San Giacomo, l’affresco “Madonna col bambino fra i SS. Gerolamo, Nicolò da Tolentino, Caterina, Brizio” e l’affresco “le Virtù” a Palazzo Comunale, e, nella frazione di Gavelli, nella Chiesa di San Michele Arcangelo. il famoso “Miracolo del Gargano”.
Alcune sue opere sono al Louvre di Parigi ed alla National Gallery di Londra.
Fu suo allievo Jacopo Siciliano (o Jacopo Siculo), che ha lasciato varie opere a Spoleto.
Gli è stata dedicata questa ripida e stranissima via che collega Via del Duomo a Via Saffi. Probabilmente aveva abitazione e laboratorio nelle vicinanze, almeno fino a quando sposò una esponente la Martorelli, che possedeva il bel palazzo che si affaccia su Piazza del Mercato. Ebbe una serie di contenziosi giudiziari con altri pittori.
Salendo si vede una casa medioevale con finestre a bifora e porte ad ogiva, poi dei contrafforti, e le sostruzioni sillane.
Description
Di "Giovanni di Pietro" detto "lo Spagna" si ignora il preciso luogo di nascita: probabilmente proveniva dalla penisola iberica, dato il nomignolo, o forse era nato in Italia ma da famiglia spagnola.
Fu allievo a Città della Pieve, e forse anche a Firenze, di Pietro Vannucci, detto "il Perugino" e discepolo di Raffaello Sanzio da Urbino. Dapprima esercitò a Perugia, ma poi, vittima della concorrenza e dell'invidia dei colleghi di quella città, si recò a Spoleto dove, nel 1516, fu creato cittadino per i suoi meriti artistici ed ove sposò la nobile Santina Martorelli. Mori a 78 anni, probabilmente di peste.
Fu un pittore che operò molto in Umbria, lasciando a Spoleto l'affresco della Madonna col bambino e i Santi, a Sant'Ansano, varie opere nell'ex oratorio della confraternita di San Pietro Martire, altre nella chiesa di San Giacomo, l'affresco "Madonna col bambino fra i SS. Gerolamo, Nicolò da Tolentino, Caterina, Brizio" e l'affresco "le Virtù" a Palazzo Comunale, e, nella frazione di Gavelli, nella Chiesa di San Michele Arcangelo. il famoso "Miracolo del Gargano".
Alcune sue opere sono al Louvre di Parigi ed alla National Gallery di Londra.
Fu suo allievo Jacopo Siciliano (o Jacopo Siculo), che ha lasciato varie opere a Spoleto.
Gli è stata dedicata questa ripida e stranissima via che collega Via del Duomo a Via Saffi. Probabilmente aveva abitazione e laboratorio nelle vicinanze, almeno fino a quando sposò una esponente la Martorelli, che possedeva il bel palazzo che si affaccia su Piazza del Mercato. Ebbe una serie di contenziosi giudiziari con altri pittori.
Salendo si vede una casa medioevale con finestre a bifora e porte ad ogiva, poi dei contrafforti, e le sostruzioni sillane.