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Palazzo Vigili
- 06/01/2023
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Questo importante palazzo che ingloba la torre dell’olio, pure essendo frutto di tre interventi diversi, mantiene una sua elegante armonia.
Fabbricato dalla famiglia Vigili, è poi passato ai Cecili (da cui il nome della via), ai Votalarca, ai Gavotti, ai Pompilj. Vi abitò Luigi Pompilij (1893-1975), professore universitario, critico letterario e storico.
La prima parte, quella più a valle, risale al quattrocento. Cento anni più tardi fu fatto l’ampliamento a monte, il che ha portato, appunto, a circondare la torre dell’olio.
Da Via Cecili la differenza non si può apprezzare, perché qui, nell’ottocento, fu fatto il terzo intervento, di taglio e riduzione per creare la via stessa, per cui la facciata di questo lato non solo è omogenea, ma anche stilisticamente diversa.
La parte quattrocentesca proviene da costruzioni dei secoli precedenti, ampliate e modificate. La parte cinquecentesca potrebbe essere opera di un notissimo architetto: Antonio da Sangallo il giovane. L’autore di palazzo Farnese a Roma, del pozzo di San Patrizio a Orvieto, della fortezza da Basso a Firenze e della rocca Paolina a Perugia.
Infine il taglio del 1840 fu progettato dall’altrettanto noto Ireneo Aleandri ed eseguito però da altri.
Notevole la loggia a nord, che domina la valle.
Alla famiglia Vigili appartenne Fabio Vigili, che fu vescovo di Foligno nel 1539 per un anno e poi di Spoleto dal 1540 al 1553, anno della sua morte. Usava comporre poesie in latino e fu segretario di Papa Paolo III.
Description
Questo importante palazzo che ingloba la torre dell'olio, pure essendo frutto di tre interventi diversi, mantiene una sua elegante armonia.
Fabbricato dalla famiglia Vigili, è poi passato ai Cecili (da cui il nome della via), ai Votalarca, ai Gavotti, ai Pompilj. Vi abitò Luigi Pompilij (1893-1975), professore universitario, critico letterario e storico.
La prima parte, quella più a valle, risale al quattrocento. Cento anni più tardi fu fatto l'ampliamento a monte, il che ha portato, appunto, a circondare la torre dell'olio.
Da Via Cecili la differenza non si può apprezzare, perché qui, nell'ottocento, fu fatto il terzo intervento, di taglio e riduzione per creare la via stessa, per cui la facciata di questo lato non solo è omogenea, ma anche stilisticamente diversa.
La parte quattrocentesca proviene da costruzioni dei secoli precedenti, ampliate e modificate. La parte cinquecentesca potrebbe essere opera di un notissimo architetto: Antonio da Sangallo il giovane. L'autore di palazzo Farnese a Roma, del pozzo di San Patrizio a Orvieto, della fortezza da Basso a Firenze e della rocca Paolina a Perugia.
Infine il taglio del 1840 fu progettato dall'altrettanto noto Ireneo Aleandri ed eseguito però da altri.
Notevole la loggia a nord, che domina la valle.
Alla famiglia Vigili appartenne Fabio Vigili, che fu vescovo di Foligno nel 1539 per un anno e poi di Spoleto dal 1540 al 1553, anno della sua morte. Usava comporre poesie in latino e fu segretario di Papa Paolo III.