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Piazza del Duomo
- 04/01/2023
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€0,00
Piazza del Duomo appare improvvisamente, magica ed inaspettata, al viandante che scenda da Piazza Campello.
Vi si accede da Via dell’Arringo, ampia discesa a gradoni naturali sedili per il pubblico dei concerti in piazza, che prende il nome dalle riunioni dell’organo di gestione del libero Comune (arengo).
Sul lato destro della via palazzo Racani-Arroni e la casa del Maestro Giancarlo Menotti, oggi museo.
Piazza del Duomo era uno spazio esistente già in età romana, ed ottenuto spianando parte del colle.
Sul lato destro vi sono un lungo sedile in pietra ed una fontana aggiunti nel 1954. La fontana è costruita con un sarcofago tardo romano, che riporta plasticamente scene di caccia in Africa.
Sulla piazza si affacciano la chiesa di Santa Maria della Manna d’oro, il teatro Caio Melisso costruito nel 1600 e ricostruito nel 1800, infine restaurato dal Belli e da Menotti nel 1958 per farne luogo del Festival.
Vi sono anche tumulate le ceneri del Maestro Schippers, uno dei grandi personaggi dell’epoca d’oro del Festival di Spoleto.
Il Duomo fa da magnifico sfondo con le sue forme armoniche ancorché generate da tre costruzioni successive: il corpo centrale, il campanile, il loggiato.
Gli ultimi rifacimenti risalgono al 1954 (diretti da Giuseppe Nicolosi) ed al 2005 (diretto dall’Architetto Bruno Gori e dal Geometra Rodolfo Valentini, su finanziamento di Telecom).
Description
Piazza del Duomo appare improvvisamente, magica ed inaspettata, al viandante che scenda da Piazza Campello.
Vi si accede da Via dell'Arringo, ampia discesa a gradoni naturali sedili per il pubblico dei concerti in piazza, che prende il nome dalle riunioni dell'organo di gestione del libero Comune (arengo).
Sul lato destro della via palazzo Racani-Arroni e la casa del Maestro Giancarlo Menotti, oggi museo.
Piazza del Duomo era uno spazio esistente già in età romana, ed ottenuto spianando parte del colle.
Sul lato destro vi sono un lungo sedile in pietra ed una fontana aggiunti nel 1954. La fontana è costruita con un sarcofago tardo romano, che riporta plasticamente scene di caccia in Africa.
Sulla piazza si affacciano la chiesa di Santa Maria della Manna d'oro, il teatro Caio Melisso costruito nel 1600 e ricostruito nel 1800, infine restaurato dal Belli e da Menotti nel 1958 per farne luogo del Festival.
Vi sono anche tumulate le ceneri del Maestro Schippers, uno dei grandi personaggi dell'epoca d'oro del Festival di Spoleto.
Il Duomo fa da magnifico sfondo con le sue forme armoniche ancorché generate da tre costruzioni successive: il corpo centrale, il campanile, il loggiato.
Gli ultimi rifacimenti risalgono al 1954 (diretti da Giuseppe Nicolosi) ed al 2005 (diretto dall'Architetto Bruno Gori e dal Geometra Rodolfo Valentini, su finanziamento di Telecom).