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Stemma fontanella di San Pietro
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24/03/2024
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Sulla fontanella di San Pietro, all’interno dell’oratorio di San Pietro e Paolo (vedi), questo stemma incompiuto con due leoni rampanti, uno dei quali appena visibile, che reggono una corona di alloro. Due palle di cannone sono agli angoli bassi.
Potrebbe appartenere alla famiglia Brancaleoni di Piobbico: Muzio Brancaleoni (Muzio da Assisi), condottiero, prese parte, nella fazione ghibellina, alle asperrime lotte dei primi anni del XIV secolo, con al seguito seicento cavalieri, mandatigli dal conte d’Urbino e dal vescovo d’Arezzo. Giunse a conquistare prima assisi e poi, nel 1319, Spoleto, proclamando Federico da Montefeltro Duca di Spoleto. Contro di lui lottò, da Avignone, Papa Giovanni XXII (Jacques-Arnaud Duèze o d’Euse), che riuscì a riprendere la città con l’aiuto di Carlo di Calabria.
Ma lo stemma di questa ha un solo leone, mentre qui ve ne sono due.
Description
Sulla fontanella di San Pietro, all'interno dell'oratorio di San Pietro e Paolo (vedi), questo stemma incompiuto con due leoni rampanti, uno dei quali appena visibile, che reggono una corona di alloro. Due palle di cannone sono agli angoli bassi.
Potrebbe appartenere alla famiglia Brancaleoni di Piobbico: Muzio Brancaleoni (Muzio da Assisi), condottiero, prese parte, nella fazione ghibellina, alle asperrime lotte dei primi anni del XIV secolo, con al seguito seicento cavalieri, mandatigli dal conte d'Urbino e dal vescovo d'Arezzo. Giunse a conquistare prima assisi e poi, nel 1319, Spoleto, proclamando Federico da Montefeltro Duca di Spoleto. Contro di lui lottò, da Avignone, Papa Giovanni XXII (Jacques-Arnaud Duèze o d’Euse), che riuscì a riprendere la città con l'aiuto di Carlo di Calabria.
Ma lo stemma di questa ha un solo leone, mentre qui ve ne sono due.