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Villa Fol poi Milani
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08/11/2023
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Lo splendido edificio sulla strada per Torricella, noto come “Villa Milani”, ultimamente adibito a struttura ricettiva, fu disegnato e costruito dallo svizzero Walther Fol (Parigi 1832 – Roma 1890), Capitano di Stato Maggiore del Genio Federale Svizzero, ingegnere, architetto, archeologo, collezionista d’arte e imprenditore, che venne a Spoleto per acquistare i graffiti della facciata di Palazzo Arroni, e si innamorò di Spoleto (e di una spoletina, Erminia Sinibaldi, che sposò nel 1875). Così rimase a vivere qui, noto, ovviamente, col nomignolo di “’u svizzeru”. Acquistò il bosco a Colle Attivoli in questa zona, ove costruì la villa, che divenne sua dimora, e sul quale intervennero poi l’architetto Giovanni Battista Milani (che le cambiò il nome) e, come decoratore, Antonino Calcagnadoro.
Walther Fol era figlio del banchiere Etienne-Joseph Fol e di Marianne Straub. Si laureò in ingegneria, studiando prima a Ginevra e poi a Parigi. In Italia acquistò moltissimi dipinti rinascimentali e oggetti d’arte, in particolare del XVI e XVIII secolo. In seguito donò la cospicua collezione (4691 pezzi !) alla città di Ginevra.
Sebbene sia morto a Roma è sepolto a Spoleto, insieme alla moglie, nella imponente “tomba Fol”.
Da noi disegnò anche la “Casina degli Ippocastani” (vedi).
Description
Lo splendido edificio sulla strada per Torricella, noto come "Villa Milani", ultimamente adibito a struttura ricettiva, fu disegnato e costruito dallo svizzero Walther Fol (Parigi 1832 - Roma 1890), Capitano di Stato Maggiore del Genio Federale Svizzero, ingegnere, architetto, archeologo, collezionista d'arte e imprenditore, che venne a Spoleto per acquistare i graffiti della facciata di Palazzo Arroni, e si innamorò di Spoleto (e di una spoletina, Erminia Sinibaldi, che sposò nel 1875). Così rimase a vivere qui, noto, ovviamente, col nomignolo di “’u svizzeru”. Acquistò il bosco a Colle Attivoli in questa zona, ove costruì la villa, che divenne sua dimora, e sul quale intervennero poi l'architetto Giovanni Battista Milani (che le cambiò il nome) e, come decoratore, Antonino Calcagnadoro.
Walther Fol era figlio del banchiere Etienne-Joseph Fol e di Marianne Straub. Si laureò in ingegneria, studiando prima a Ginevra e poi a Parigi. In Italia acquistò moltissimi dipinti rinascimentali e oggetti d'arte, in particolare del XVI e XVIII secolo. In seguito donò la cospicua collezione (4691 pezzi !) alla città di Ginevra.
Sebbene sia morto a Roma è sepolto a Spoleto, insieme alla moglie, nella imponente "tomba Fol".
Da noi disegnò anche la "Casina degli Ippocastani" (vedi).