Via dello Spagna

  • Via dello Spagna

    • Via dello Spagna 05/01/2023
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Di “Giovanni di Pietro” detto “lo Spagna” (1450 – 1528) si ignora il preciso luogo di nascita: probabilmente proveniva dalla penisola iberica, dato il nomignolo.

Fu allievo a Città della Pieve di Pietro Vannucci, detto “il Perugino” e discepolo di Raffaello Sanzio da Urbino. Dapprima esercitò a Perugia, ma poi, vittima della concorrenza e della invidia dei colleghi di quella città, si recò a Spoleto e nel 1516 fu creato cittadino per i suoi meriti artistici.

Fu un pittore che operò molto in Umbria, lasciando a Spoleto l’affresco della Madonna col bambino e i Santi, a Sant’Ansano, varie opere nell’ex oratorio della confraternita di San Pietro Martire, altre nella chiesa di San Giacomo, l’affresco “Madonna col bambino fra i SS. Gerolamo, Nicolò da Tolentino, Caterina, Brizio” e l’affresco “le Virtù” a Palazzo Comunale, e, nella frazione di Gavelli, nella Chiesa di San Michele Arcangelo. il famoso “Miracolo del Gargano”.

Alcune sue opere sono al Louvre di Parigi ed alla National Gallery di Londra.

Suo allievo Jacopo Siciliano (o Jacopo Siculo), che ha lasciato varie opere a Spoleto.

Gli è stata dedicata questa ripida e stranissima via che collega Via del Duomo a Via Saffi. Probabilmente aveva abitazione e laboratorio nelle vicinanze, almeno fino a quando sposò una esponente della famiglia Martorelli, che possedeva il bel palazzo che si affaccia su Piazza del Mercato. Ebbe una serie di contenziosi giudiziari con altri pittori.

Salendo  si vede una casa medioevale con finestre a bifora e porte ad ogiva, poi dei contrafforti, e le sostruzioni sillane.

Description

Di "Giovanni di Pietro" detto "lo Spagna" (1450 - 1528) si ignora il preciso luogo di nascita: probabilmente proveniva dalla penisola iberica, dato il nomignolo.

Fu allievo a Città della Pieve di Pietro Vannucci, detto "il Perugino" e discepolo di Raffaello Sanzio da Urbino. Dapprima esercitò a Perugia, ma poi, vittima della concorrenza e della invidia dei colleghi di quella città, si recò a Spoleto e nel 1516 fu creato cittadino per i suoi meriti artistici.

Fu un pittore che operò molto in Umbria, lasciando a Spoleto l'affresco della Madonna col bambino e i Santi, a Sant'Ansano, varie opere nell'ex oratorio della confraternita di San Pietro Martire, altre nella chiesa di San Giacomo, l'affresco "Madonna col bambino fra i SS. Gerolamo, Nicolò da Tolentino, Caterina, Brizio" e l'affresco "le Virtù" a Palazzo Comunale, e, nella frazione di Gavelli, nella Chiesa di San Michele Arcangelo. il famoso "Miracolo del Gargano".

Alcune sue opere sono al Louvre di Parigi ed alla National Gallery di Londra.

Suo allievo Jacopo Siciliano (o Jacopo Siculo), che ha lasciato varie opere a Spoleto.

Gli è stata dedicata questa ripida e stranissima via che collega Via del Duomo a Via Saffi. Probabilmente aveva abitazione e laboratorio nelle vicinanze, almeno fino a quando sposò una esponente della famiglia Martorelli, che possedeva il bel palazzo che si affaccia su Piazza del Mercato. Ebbe una serie di contenziosi giudiziari con altri pittori.

Salendo  si vede una casa medioevale con finestre a bifora e porte ad ogiva, poi dei contrafforti, e le sostruzioni sillane.

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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