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Via Gregorio Elladio
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05/01/2023
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Description
Questa via congiunge la zona storicamente nevralgica della Torre dell'Olio con Via S. Alò , Via Quinto Settano e infine la via Ponzianina (cioè "Via di Ponziano", genitivo del Santo Patrono).
Gregorio Ellàdio è un nome "d'arte", generato da un richiamo classicista alla Ellade, alla Grecia. Il vero nome è Gregorio di Andrea d'Angelo (Spoleto 1460, Lione 1502 o 1503). Era originario di Matrignano, piccolo paese sulla montagna tra Eggi e Spoleto, che ha avuto anche una stazione della ferrovia spoleto Norcia.
Studiò nel convento agostiniano di S. Nicolò (vicino alla via a lui dedicata), dove vestì l'abito sacro. Pierleone Leoni, recandosi al convento, scoprì le capacità di Gregorio e lo prese a ben volere, prestandosi a suo precettore.
Gettata la tonaca Ellàdio, maestro di lettere antiche, fu precettore di Giovanni De' Medici (futuro Papa Leone X), a Roma, e di Giangaleazzo Sforza, e di suo figlio Francesco, a Milano. E veniva chiamato dalle più importanti corti, così che, trovandosi per lavoro a Ferrara, conobbe Ludovico Ariosto e ne fu maestro, tanto da essere citato come "Gregorio da Spoleti" nella settima satira al Bembo.
Visse a cavallo tra il 1400 ed il 1500, mori a Lione, nel 1502 o, forse, nel 1503. Vi si era recato per seguire Francesco Maria Sforza, figlio di Isabella d'Aragona e orfano del duca Gian Galeazzo Maria Sforza, come suo precettore. Fu sepolto in una tomba nella chiesa di Notre-Dame, grazie ad una donazione di un fiorentino rimasto ignoto. La tomba andò poi distrutta nel 1810.











































