Giardino dello Sport

  • Giardino dello Sport

    • Giardino dello Sport 14/12/2024
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Oggi lo si può visitare d’estate quando è aperto il ristorante. Un tempo era attivo tutti i giorni. Lo costruì il benemerito Dott. Francesco Merini, farmacista e filantropo, sul terreno della parrocchia di San Gregorio.

Lo chiamò “Giardino dello Sport”, ed in effetti era un bel giardino con alberi e panchine, dove ci si poteva rilassare, ma comprendeva un campo in cemento, polivalente, contornato dalla pista di pattinaggio, una delle prime, se non la prima, ad avere le curve paraboliche. Sotto la grande tribuna trovavano posto spogliatoi e uffici delle varie società sportive e non della gloriosa “Unione Spoletina”, come ad esempio il “circolo filatelico e numismatico Gabriele Romoli”.

Vi si praticò la pallacanestro, con la gloriosa Virtus dalla quale emersero gli immensi talenti di Domenico Zampolini e Roberto Brunamonti, poi il pattinaggio, a livello amatoriale, di corsa, artistico e perfino l’Hockey a rotelle. C’era un piccolo bar gestito da qualche volontario, con  un tavolo da ping pong. Negli ultimi anni, nell’angolo sud, fu costruita una palestra di judo.

La sua vita terminò quando non si riuscì a far fronte ai lavori di adeguamento alle nuove normative. Prima di chiudere, però, nel 1980, Merini riuscì a portarvi i campionati europei di pattinaggio velocità, in cui Giorgio Del Papa, componente della nazionale azzurra, vinse il titolo nel 5.000 metri.

Oggi inutilizzato ed inutilizzabile, anche a causa della demolizione di una parabolica, rimane nei ricordi delle centinaia di spoletini che vi spesero gioiosamente tutti i pomeriggi della adolescenza.

Description

Oggi lo si può visitare d'estate quando è aperto il ristorante. Un tempo era attivo tutti i giorni. Lo costruì il benemerito Dott. Francesco Merini, farmacista e filantropo, sul terreno della parrocchia di San Gregorio.

Lo chiamò "Giardino dello Sport", ed in effetti era un bel giardino con alberi e panchine, dove ci si poteva rilassare, ma comprendeva un campo in cemento, polivalente, contornato dalla pista di pattinaggio, una delle prime, se non la prima, ad avere le curve paraboliche. Sotto la grande tribuna trovavano posto spogliatoi e uffici delle varie società sportive e non della gloriosa "Unione Spoletina", come ad esempio il "circolo filatelico e numismatico Gabriele Romoli".

Vi si praticò la pallacanestro, con la gloriosa Virtus dalla quale emersero gli immensi talenti di Domenico Zampolini e Roberto Brunamonti, poi il pattinaggio, a livello amatoriale, di corsa, artistico e perfino l'Hockey a rotelle. C'era un piccolo bar gestito da qualche volontario, con  un tavolo da ping pong. Negli ultimi anni, nell'angolo sud, fu costruita una palestra di judo.

La sua vita terminò quando non si riuscì a far fronte ai lavori di adeguamento alle nuove normative. Prima di chiudere, però, nel 1980, Merini riuscì a portarvi i campionati europei di pattinaggio velocità, in cui Giorgio Del Papa, componente della nazionale azzurra, vinse il titolo nel 5.000 metri.

Oggi inutilizzato ed inutilizzabile, anche a causa della demolizione di una parabolica, rimane nei ricordi delle centinaia di spoletini che vi spesero gioiosamente tutti i pomeriggi della adolescenza.

Mappa

Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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