-
Convento dei Cappuccini
- 06/01/2023
-
€0,00
I frati Cappuccini giunsero a Spoleto nel 1541, dimorando nella chiesetta di S. Anna, sul Monte Luco, da dove padre Bernardino da Colpetrazzo scrisse le sue cronache, e dove furono padri superiore lui stesso e S. Giuseppe da Leonessa.
Nel 1570 decisero di avvicinarsi alla città e di costruire quindi un nuovo convento sul Colle Attivoli, con il contributo di Benedetto Gelosi. Esso fu consacrato dal vescovo Pietro Orsini. I francesi lo chiusero nei primi anni del 1800. Dopo la restaurazione fu riaperto nel 1814. Un altro rovescio politico, l’unificazione italiana, ne comportò la nuova chiusura nel 1866, dopo essere stato acquisito allo stato.
I frati lo ricomprarono con una generosa donazione dei Conti Pianciani, Recentemente, nel 1967, il convento è stato ristrutturato.
E’ stato casa di formazione per le provincie cappuccine di Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Sardegna.
Benché privo di particolare pregio artistico il convento ha una atmosfera di grande serenità. Era’ tradizione, per gli spoletini, recarsi a fare la prima colazione al convento nel giorno di Pasquetta.
Nel 2023 il Convento è stato chiuso per mancanza di monaci.
Description
I frati Cappuccini giunsero a Spoleto nel 1541, dimorando nella chiesetta di S. Anna, sul Monte Luco, da dove padre Bernardino da Colpetrazzo scrisse le sue cronache, e dove furono padri superiore lui stesso e S. Giuseppe da Leonessa.
Nel 1570 decisero di avvicinarsi alla città e di costruire quindi un nuovo convento sul Colle Attivoli, con il contributo di Benedetto Gelosi. Esso fu consacrato dal vescovo Pietro Orsini. I francesi lo chiusero nei primi anni del 1800. Dopo la restaurazione fu riaperto nel 1814. Un altro rovescio politico, l'unificazione italiana, ne comportò la nuova chiusura nel 1866, dopo essere stato acquisito allo stato.
I frati lo ricomprarono con una generosa donazione dei Conti Pianciani, Recentemente, nel 1967, il convento è stato ristrutturato.
E' stato casa di formazione per le provincie cappuccine di Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Sardegna.
Benché privo di particolare pregio artistico il convento ha una atmosfera di grande serenità. Era' tradizione, per gli spoletini, recarsi a fare la prima colazione al convento nel giorno di Pasquetta.
Nel 2023 il Convento è stato chiuso per mancanza di monaci.