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Fonte pescaia
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01/03/2023
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€0,00
Questa fontana è interna all’hotel San Luca, quindi è visibile solo dai clienti o su concessione del permesso di accesso.
Nasce da un prodigio: nel 1138 Papa Innocenzo II (Gregorio Papareschi, Roma, … – Roma, 1143, Papa della Chiesa Cattolica dal 1130) arrivò in questo palazzo, ed, ovviamente, a fine viaggio i suoi cavalli avevano sete. Improvvisamente sgorgò acqua, come per miracolo, e venne chiamata “fonte Santa” o “fonte Papale”. Quell’acqua fu raccomandata ai pellegrini, sia perché buonissima sia perché scaturita da questo miracolo, e venne imposta una multa di “sei bolognini” a chiunque la avesse sprecata.
Vi sono gli stemmi del vicegovernatore Prospero Biscuri (che la restaurò nel 1603) e del Comune di Spoleto.
L’acqua sgorga dalla testa di un satiro.
L’iscrizione latina recita: “Prospero Biscuri Vice Governatore. La fonte d’acqua salubre per gli uomini molto gradita e necessaria agli animali rovinata dall’ingiuria del tempo restituita alla comodità pubblica in forma migliore dal vice governatore secondo decisione del senato nell’anno 1603.”
Quella vena fu poi utilizzata per la conceria di pelli che venne qui aperta nel 1760. Nel 1824 un frana la rese inutilizzabile. Fu restaurata nel 1831 o forse nel 1840.
Description
Questa fontana è interna all'hotel San Luca, quindi è visibile solo dai clienti o su concessione del permesso di accesso.
Nasce da un prodigio: nel 1138 Papa Innocenzo II (Gregorio Papareschi, Roma, ... – Roma, 1143, Papa della Chiesa Cattolica dal 1130) arrivò in questo palazzo, ed, ovviamente, a fine viaggio i suoi cavalli avevano sete. Improvvisamente sgorgò acqua, come per miracolo, e venne chiamata "fonte Santa" o "fonte Papale". Quell'acqua fu raccomandata ai pellegrini, sia perché buonissima sia perché scaturita da questo miracolo, e venne imposta una multa di "sei bolognini" a chiunque la avesse sprecata.
Vi sono gli stemmi del vicegovernatore Prospero Biscuri (che la restaurò nel 1603) e del Comune di Spoleto.
L'acqua sgorga dalla testa di un satiro.
L'iscrizione latina recita: "Prospero Biscuri Vice Governatore. La fonte d'acqua salubre per gli uomini molto gradita e necessaria agli animali rovinata dall'ingiuria del tempo restituita alla comodità pubblica in forma migliore dal vice governatore secondo decisione del senato nell’anno 1603."
Quella vena fu poi utilizzata per la conceria di pelli che venne qui aperta nel 1760. Nel 1824 un frana la rese inutilizzabile. Fu restaurata nel 1831 o forse nel 1840.