San Giuliano

  • San Giuliano

    • San Giuliano 12/01/2023
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Posta sulla pendice del Monte Luco, la Chiesa di San Giuliano offre uno straordinario panorama della città, della Rocca e del Ponte.

Sorta come piccola abbazia benedettina, prima dei Cassinesi poi dei Cluniacensi, probabilmente nel quinto secolo d.C. e fino alla fine del XV secolo, quando fu soppressa, come Abbazia, da Papa Innocenzo VIII.

Ha subìto nel tempo adduzioni e modifiche. L’edificio attuale dovrebbe risalire al XII secolo, tranne il campanile che pare molto più recente. Pare, infatti, che una donna, Gregoria, avesse donato a S. Isacco le sue terre in questa zona affinché vi erigesse una chiesa da dedicare a S. Giuliano Martire. Proveniente dalle terre di Antiochia S. Giuliano era sposato ma osservò la verginità perfetta. Fu martirizzato sotto Diocleziano.

Ha una facciata in stile romanico, caratterizzata da un bel portale ed una trifora che guardano un dolcissimo prato.

Il portale è molto lavorato. Sul fronte i motivi floreali che inneggiano alla vita, negli stipiti  si trovano molti simboli, come i due colombi, il bue, la pantera, il pavone a destra e, a sinistra, ancora colombi, la croce, il centauro. Probabilmente sono materiali di riuso, ed altri se ne trovano in facciata.

All’interno lo spazio è diviso in tre navate ed è ornato da dipinti risalenti al 1400. Vi sono affreschi del Maestro di Eggi.

Il convento annesso è quasi completamente perduto. In esso alla origine anacoretica si sostituì la regola benedettina.

La abbazia ebbe splendore e potere su vasti territori fino ai primi anni del 1300. Poi, nonostante una ripresa nel periodo Albornoziano, subì il definitivo declino quando i frati la abbandonarono per stabilirsi nel convento di S. Ansano, al centro della città.

 

Description

Posta sulla pendice del Monte Luco, la Chiesa di San Giuliano offre uno straordinario panorama della città, della Rocca e del Ponte.

Sorta come piccola abbazia benedettina, prima dei Cassinesi poi dei Cluniacensi, probabilmente nel quinto secolo d.C. e fino alla fine del XV secolo, quando fu soppressa, come Abbazia, da Papa Innocenzo VIII.

Ha subìto nel tempo adduzioni e modifiche. L'edificio attuale dovrebbe risalire al XII secolo, tranne il campanile che pare molto più recente. Pare, infatti, che una donna, Gregoria, avesse donato a S. Isacco le sue terre in questa zona affinché vi erigesse una chiesa da dedicare a S. Giuliano Martire. Proveniente dalle terre di Antiochia S. Giuliano era sposato ma osservò la verginità perfetta. Fu martirizzato sotto Diocleziano.

Ha una facciata in stile romanico, caratterizzata da un bel portale ed una trifora che guardano un dolcissimo prato.

Il portale è molto lavorato. Sul fronte i motivi floreali che inneggiano alla vita, negli stipiti  si trovano molti simboli, come i due colombi, il bue, la pantera, il pavone a destra e, a sinistra, ancora colombi, la croce, il centauro. Probabilmente sono materiali di riuso, ed altri se ne trovano in facciata.

All'interno lo spazio è diviso in tre navate ed è ornato da dipinti risalenti al 1400. Vi sono affreschi del Maestro di Eggi.

Il convento annesso è quasi completamente perduto. In esso alla origine anacoretica si sostituì la regola benedettina.

La abbazia ebbe splendore e potere su vasti territori fino ai primi anni del 1300. Poi, nonostante una ripresa nel periodo Albornoziano, subì il definitivo declino quando i frati la abbandonarono per stabilirsi nel convento di S. Ansano, al centro della città.

 

Mappa

Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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