-
Monastero della Stella
- 07/01/2023
-
€0,00
Inglobato nel complesso della ex caserma Minervio, insieme all’anfiteatro ed alla Chiesa dei Santi Stefano e Tommaso, il Monastero della Stella, col suo bellissimo chiostro a doppio ordine, attende ancora oggi di essere recuperato.
Il nome sembra derivare da un fatto accaduto al vescovo Accoramboni nel 1254: da una finestra del suo palazzo vide una stella sopra ad un preciso punto della valle. Scese allora a cercare di capire e vide che la stella era sopra un pozzo. Si affacciò e notò che nel pozzo erano stati gettati corpicini di neonati reietti. Decise allora di fondarvi il Monastero, proprio per accogliervi i bambini abbandonati, e gli diede il nome ed il simbolo della Stella, perchè una stella lo aveva indicato. Una stella a sette punte sottili. Affidò quel luogo alle monache Agostiniane, cui in seguito si aggiunsero le Clarisse (proveniente dal monastero di di Santa Maria inter Angelis, sulle colline).
Mezzo secolo dopo l’espansione di Spoleto ricomprese il monastero nella nuova cinta urbica.
Col tempo divenne un ospedale che accoglieva infermi, poveri, pellegrini e infanti abbandonati.
Con la rivoluzione del 1860 divenne una caserma, e tale è restata fino a poche decine di anni fa.
Nel corso della seconda guerra mondiale una parte del Monastero, quella su piazza Garibaldi, dove ora c’è la farmacia, fu fatta saltare, insieme con la Porta Leonina, dai tedeschi in fuga.
Description
Inglobato nel complesso della ex caserma Minervio, insieme all'anfiteatro ed alla Chiesa dei Santi Stefano e Tommaso, il Monastero della Stella, col suo bellissimo chiostro a doppio ordine, attende ancora oggi di essere recuperato.
Il nome sembra derivare da un fatto accaduto al vescovo Accoramboni nel 1254: da una finestra del suo palazzo vide una stella sopra ad un preciso punto della valle. Scese allora a cercare di capire e vide che la stella era sopra un pozzo. Si affacciò e notò che nel pozzo erano stati gettati corpicini di neonati reietti. Decise allora di fondarvi il Monastero, proprio per accogliervi i bambini abbandonati, e gli diede il nome ed il simbolo della Stella, perchè una stella lo aveva indicato. Una stella a sette punte sottili. Affidò quel luogo alle monache Agostiniane, cui in seguito si aggiunsero le Clarisse (proveniente dal monastero di di Santa Maria inter Angelis, sulle colline).
Mezzo secolo dopo l'espansione di Spoleto ricomprese il monastero nella nuova cinta urbica.
Col tempo divenne un ospedale che accoglieva infermi, poveri, pellegrini e infanti abbandonati.
Con la rivoluzione del 1860 divenne una caserma, e tale è restata fino a poche decine di anni fa.
Nel corso della seconda guerra mondiale una parte del Monastero, quella su piazza Garibaldi, dove ora c'è la farmacia, fu fatta saltare, insieme con la Porta Leonina, dai tedeschi in fuga.