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Convento francescano di Sant’Anna
- 30/12/2024
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Fin dal 1539 i frati Cappuccini erano nel convento di S. Anna, sulla via Patricana. Uno dei primi conventi di questo ordine, nato nel 1525 per iniziativa del frate francescano osservante Matteo da Bascio, il quale riteneva che i francescani del suo tempo non si rispettavano pienamente il pensiero di San Francesco ed ottenne, nel 1528, l’approvazione di papa Clemente VII (Giulio Zanobi di Giuliano de’ Medici) tramite la bolla “Religionis zelus”.
Quindi i cappuccini si insediarono a Spoleto (a Monteluco) solo una decina di anni dopo essersi costituiti: tra i primi Padre Bernardino da Colpetrazzo e San Giuseppe da Leonessa.
Circa trenta anni dopo vollero scendere più vicini alla città e costruirono il noto Convento dei Cappuccini a colle Attivoli (vedi) rimanendo però anche a Sant’Anna, fin che fu loro permesso, fino al 15 agosto 1652, quando Papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), con la bolla “Instaurandae regularis disciplinae”, chiuse i piccoli conventi, quelli con meno di sei persone.
Pochi anni dopo, però, nel 1669, autorizzati dal Cardinale Facchinetti, vescovo di Spoleto, vi fecero ritorno.
L’edificio era andato completamente in rovina, ma ora è stato ristrutturato a cura di privati, ad uso turistico.
Vi si trovano ancora degli affreschi del XVII secolo: in uno si vede San Francesco in compagni di altri due Santi, in altro Santa Orosia, martire decapitata nel X secolo dai Mori.
Description
Fin dal 1539 i frati Cappuccini erano nel convento di S. Anna, sulla via Patricana. Uno dei primi conventi di questo ordine, nato nel 1525 per iniziativa del frate francescano osservante Matteo da Bascio, il quale riteneva che i francescani del suo tempo non si rispettavano pienamente il pensiero di San Francesco ed ottenne, nel 1528, l'approvazione di papa Clemente VII (Giulio Zanobi di Giuliano de' Medici) tramite la bolla "Religionis zelus".
Quindi i cappuccini si insediarono a Spoleto (a Monteluco) solo una decina di anni dopo essersi costituiti: tra i primi Padre Bernardino da Colpetrazzo e San Giuseppe da Leonessa.
Circa trenta anni dopo vollero scendere più vicini alla città e costruirono il noto Convento dei Cappuccini a colle Attivoli (vedi) rimanendo però anche a Sant’Anna, fin che fu loro permesso, fino al 15 agosto 1652, quando Papa Innocenzo X (Giovanni Battista Pamphilj), con la bolla "Instaurandae regularis disciplinae", chiuse i piccoli conventi, quelli con meno di sei persone.
Pochi anni dopo, però, nel 1669, autorizzati dal Cardinale Facchinetti, vescovo di Spoleto, vi fecero ritorno.
L'edificio era andato completamente in rovina, ma ora è stato ristrutturato a cura di privati, ad uso turistico.
Vi si trovano ancora degli affreschi del XVII secolo: in uno si vede San Francesco in compagni di altri due Santi, in altro Santa Orosia, martire decapitata nel X secolo dai Mori.