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San Sebastiano
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07/01/2023
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La costruzione di questa chiesa, al posto della casa di tal Liello, ceduta dal notaio Giovanni di Luca, risale al 1464. Ebbe un successivo ampliamento nel 1484 ed un restauro invasivo nel XVII secolo.
Si trova all’ingresso sud di Spoleto, in piazzale Roma.
San Sebastiano era indicato come protettore dalla peste.
Si narra che una volta, d’inverno, uno spoletino vedendo sua moglie morire di peste sia uscito di corsa verso San Sebastiano per chiedere la salvezza e la grazie fu concessa.
Così nella notte tra il 19 gennaio ed il 20 (giorno di San Sebastiano) si organizzava una cerimonia “propiziatoria”. Si accendevano dei fuochi da Porta San Pietro a San Sebastiano per mitigare il freddo di gennaio, i penitenti andavano nudi per penitenza e devozione a San Sebastiano.
San Sebastiano, infatti, è il Santo a cui ci si rivolge contro il flagello della peste. Originario di Narbona, nel III secolo d.c. fece carriera nell’esercito romano ma usò il suo potere per proteggere ed aiutare i cristiani. Diocleziano lo scopri è lo condannò a morte. La pena fu eseguita legandolo e trafiggendolo con tante frecce. Ma Sebastiano guarì. Quindi lo si crede indenne alle piaghe, di qui la devozione in caso di peste. Poi fu di nuovo condannato e ucciso per flagellazione.