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San Michele Arcangelo
- 19/02/2023
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Posto sulla sommità del Colle Ciciano (e perciò detto anche Sant’Angelo di Scisciano), in una bellissima posizione, oggi è un diruto fabbricato privato.
V’era una iscrizione, in latino, che ne narra un poco la storia: “Dopo il consolato di Felice e Tauro, nel 428, questo tempio fu dedicato a Dio e a San Michele Arcangelo e, in seguito, trasferito il sacro fonte battesimale alla chiesa cattedrale, fu insignito delle massime indulgenze per tutto il mese di maggio e fu consacrato”.
Il colle Ciciano ospita dunque San Ponziano, San Salvatore (già San Concordio e San Senzia), il nuovo cimitero e, più in alto, quello antico, San Michele Arcangelo, la cappella della anime sante, il Monastero di Santa Maria Inter Angelos, la nicchia omonima.
E’ chiaro che si tratta di un luogo particolarmente legato alla religione. Si tramandano anche leggende sui miracoli ivi verificatisi. Guarigioni impossibili per opera di Santo Senzia, acqua molto salubre e forse curativa che sgorgava dal colle in vari punti, compreso, sempre secondo le leggende, quello ove cadde la testa mozzata del Patrono, ove, appunto, sgorgò subito acqua purissima.
Esisteva anche una “confraternita di San Michele Arcangelo”, che si riuniva in questo alto luogo, da raggiungere, ai tempi, con grande sacrificio. Ve ne sono tracce del XVII secolo.
I longobardi erano molto devoti a San Michele Arcangelo: l’angelo guerriero che sconfigge il demonio poteva essere assimilato agli dei della mitologia norrena, in particolare ad Odino. Da ciò si potrebbe dedurre che quest’area fosse già da loro usata, come cimitero.
Description
Posto sulla sommità del Colle Ciciano (e perciò detto anche Sant'Angelo di Scisciano), in una bellissima posizione, oggi è un diruto fabbricato privato.
V'era una iscrizione, in latino, che ne narra un poco la storia: "Dopo il consolato di Felice e Tauro, nel 428, questo tempio fu dedicato a Dio e a San Michele Arcangelo e, in seguito, trasferito il sacro fonte battesimale alla chiesa cattedrale, fu insignito delle massime indulgenze per tutto il mese di maggio e fu consacrato".
Il colle Ciciano ospita dunque San Ponziano, San Salvatore (già San Concordio e San Senzia), il nuovo cimitero e, più in alto, quello antico, San Michele Arcangelo, la cappella della anime sante, il Monastero di Santa Maria Inter Angelos, la nicchia omonima.
E' chiaro che si tratta di un luogo particolarmente legato alla religione. Si tramandano anche leggende sui miracoli ivi verificatisi. Guarigioni impossibili per opera di Santo Senzia, acqua molto salubre e forse curativa che sgorgava dal colle in vari punti, compreso, sempre secondo le leggende, quello ove cadde la testa mozzata del Patrono, ove, appunto, sgorgò subito acqua purissima.
Esisteva anche una "confraternita di San Michele Arcangelo", che si riuniva in questo alto luogo, da raggiungere, ai tempi, con grande sacrificio. Ve ne sono tracce del XVII secolo.
I longobardi erano molto devoti a San Michele Arcangelo: l'angelo guerriero che sconfigge il demonio poteva essere assimilato agli dei della mitologia norrena, in particolare ad Odino. Da ciò si potrebbe dedurre che quest'area fosse già da loro usata, come cimitero.