Via Pierleone Leoni

  • Via Pierleone Leoni

    • Via Pierleone Leoni 05/01/2023
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Questa strada che collega la zona della Torre dell’olio a Piazza Collicola era anticamente chiamata Via dei Cerretani (o Cerretana), perchè nell’ambito delle lotte tra Spoleto e Cerreto, si raggiunse un accordo, nel 1220, per il quale i cerretani poterono costruirsi delle case in questa zona, anzi, dovevano, dato che, essendo stati sconfitti, furono obbligati a far trasferire a Spoleto i loro esponenti più in vista.

Fa parte della Traversa Nazionale Interna, per cui alcuni suoi palazzi furono “affettati” nella realizzazione di quell’opera.

Pietro di Leonardo Leoni, o Pierleone Leoni, fu soprattutto un medico, ed anche astrologo, poeta, filosofo. Seguace e amico di Marsilio Ficino, umanista, filosofo e astrologo. Ed amico intimo di altre due grandi personalità: Giovanni Pico della Mirandola, umanista e filosofo, e di Angiolo Ambrogini, detto “il Poliziano”,  poeta, umanista e filologo classico.
Dopo aver studiato a Roma e a Parigi divenne medico di fama universale, tanto da essere chiamato a curare, come medico personale, Alfonso Duca di Calabria, Papa Innocenzo VIII, Lorenzo Dè Medici e la famiglia reale di Napoli. Nel 1487 fu insistentemente ma vanmente richiesto da Ludovico Sforza detto “il Moro”,
Pierleone insegnò nelle università di Pisa e Padova, con contratti profumatamente pagati, fino a 1.000 ducati, circa 6 o 7 volte lo stipendio normale di un Docente. Da Padova si recava spesso a Venezia per curare i patrizi della serenissima. Ma aveva paura di andarci, perché secondo lui gli astri gli predicevano morte in acqua.
Mancano notizie certe del periodo 1478/1482. Secondo alcune fonti in quel lustro fu a Roma, docente alla Sapienza e archiatra del Papa (Sisto IV, Francesco della Rovere).
Nel 1492,venne chiamato nella villa di Careggi, presso Firenze, dove giaceva, gravemente malato, Lorenzo il Magnifico. Secondo alcuni era stato avvelenato dai propri figli. Ne aveva sette, tra i quali Giovanni de’ Medici (Firenze 1475 – Roma 1521), Papa col nome di Leone dal 1513.

Lorenzo venne a morte, e il mattino dopo, 10 aprile, Pierleone fu trovato cadavere in fondo a un pozzo, come da sua stessa profezia.

Di questo fatto esistono almeno tre versioni:
Secondo Poliziano vi si era gettato suicida perché le sue cure avevano fallito.
Un’altra tesi è che fu fatto uccidere in quanto altri dottori, invidiosi, avevano fatto girare la voce che Pierleone avesse avvelenato Lorenzo.
Infine potrebbero essere stati gli stessi avvelenatori di Lorenzo a far fuori un testimone scomodo.

Description

Questa strada che collega la zona della Torre dell'olio a Piazza Collicola era anticamente chiamata Via dei Cerretani (o Cerretana), perchè nell'ambito delle lotte tra Spoleto e Cerreto, si raggiunse un accordo, nel 1220, per il quale i cerretani poterono costruirsi delle case in questa zona, anzi, dovevano, dato che, essendo stati sconfitti, furono obbligati a far trasferire a Spoleto i loro esponenti più in vista.

Fa parte della Traversa Nazionale Interna, per cui alcuni suoi palazzi furono "affettati" nella realizzazione di quell'opera.

Pietro di Leonardo Leoni, o Pierleone Leoni, fu soprattutto un medico, ed anche astrologo, poeta, filosofo. Seguace e amico di Marsilio Ficino, umanista, filosofo e astrologo. Ed amico intimo di altre due grandi personalità: Giovanni Pico della Mirandola, umanista e filosofo, e di Angiolo Ambrogini, detto "il Poliziano",  poeta, umanista e filologo classico.
Dopo aver studiato a Roma e a Parigi divenne medico di fama universale, tanto da essere chiamato a curare, come medico personale, Alfonso Duca di Calabria, Papa Innocenzo VIII, Lorenzo Dè Medici e la famiglia reale di Napoli. Nel 1487 fu insistentemente ma vanmente richiesto da Ludovico Sforza detto "il Moro",
Pierleone insegnò nelle università di Pisa e Padova, con contratti profumatamente pagati, fino a 1.000 ducati, circa 6 o 7 volte lo stipendio normale di un Docente. Da Padova si recava spesso a Venezia per curare i patrizi della serenissima. Ma aveva paura di andarci, perché secondo lui gli astri gli predicevano morte in acqua.
Mancano notizie certe del periodo 1478/1482. Secondo alcune fonti in quel lustro fu a Roma, docente alla Sapienza e archiatra del Papa (Sisto IV, Francesco della Rovere).
Nel 1492,venne chiamato nella villa di Careggi, presso Firenze, dove giaceva, gravemente malato, Lorenzo il Magnifico. Secondo alcuni era stato avvelenato dai propri figli. Ne aveva sette, tra i quali Giovanni de’ Medici (Firenze 1475 – Roma 1521), Papa col nome di Leone dal 1513.

Lorenzo venne a morte, e il mattino dopo, 10 aprile, Pierleone fu trovato cadavere in fondo a un pozzo, come da sua stessa profezia.

Di questo fatto esistono almeno tre versioni:
Secondo Poliziano vi si era gettato suicida perché le sue cure avevano fallito.
Un’altra tesi è che fu fatto uccidere in quanto altri dottori, invidiosi, avevano fatto girare la voce che Pierleone avesse avvelenato Lorenzo.
Infine potrebbero essere stati gli stessi avvelenatori di Lorenzo a far fuori un testimone scomodo.

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Mappa fornita da OpenStreetMap.org

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