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San Nicolò de Marrubbia
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07/01/2023
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€0,00




Questa chiesetta fu costruita nel 1170 per iniziativa di Fantino, priore degli oblati di San Gregorio. Ad essa erano annessi un ospedale e la tenuta di Saliano, il tutto di proprietà della Chiesa di San Gregorio.
Sulla proprietà sorsero delle contestazioni con i frati Crucigeri che gestivano l’ospedale, la disputa venne risolta personalmente da Papa Innocenzo III (Lotario dei conti di Segni) l’ 8 luglio 1203. Egli sentenziò che San Nicola in Marrubbia e l’ospedale appartenevano alla chiesa di San Gregorio, ma le rendite del podere annesso no, quelle spettavano ai poveri.
Oggi è contornata dalle nuove strade ma inserita in un suo sito e restaurata, dopo che era anche crollato il tetto. Forse in origine era preceduta da un portico oppure era essa stessa più grande, perché le mura perimetrali sono distanti dalla attuale facciata. Sorgeva in un luogo allora assai rilevante per la viabilità: l’incontro della via per i Monti Martani con la Spoleto-Carsulae.
Rimangono originali alcuni muri, l’abside ed i resti dell’altare del 1600.
Description
Questa chiesetta fu costruita nel 1170 per iniziativa di Fantino, priore degli oblati di San Gregorio. Ad essa erano annessi un ospedale e la tenuta di Saliano, il tutto di proprietà della Chiesa di San Gregorio.
Sulla proprietà sorsero delle contestazioni con i frati Crucigeri che gestivano l'ospedale, la disputa venne risolta personalmente da Papa Innocenzo III (Lotario dei conti di Segni) l’ 8 luglio 1203. Egli sentenziò che San Nicola in Marrubbia e l’ospedale appartenevano alla chiesa di San Gregorio, ma le rendite del podere annesso no, quelle spettavano ai poveri.
Oggi è contornata dalle nuove strade ma inserita in un suo sito e restaurata, dopo che era anche crollato il tetto. Forse in origine era preceduta da un portico oppure era essa stessa più grande, perché le mura perimetrali sono distanti dalla attuale facciata. Sorgeva in un luogo allora assai rilevante per la viabilità: l'incontro della via per i Monti Martani con la Spoleto-Carsulae.
Rimangono originali alcuni muri, l'abside ed i resti dell'altare del 1600.